REDAZIONE BERGAMO

Atalanta, protesta contro il Daspo al 'Bocia': indagini in corso

La Questura di Bergamo sta cercando di ricostruire quanto avvenuto sabato sera durante e dopo la partita Atalanta-Shakhtar Donetsk

Claudio Galimberti, detto il "Bocia" (De Pascale)

Bergamo, 6 settembre 2015 - Durante Atalanta-Shaktar Donetsk, partita della 21a edizione del Trofeo Bortolotti, vinta 1-0 dagli stranieri, un centinaio di ultrà atalantini hanno raggiunto la questura e inscenato una protesta in difesa del loro indiscusso leader, il 'Bocia', al secolo Claudio Galimberti, recentemente raggiunto da un ennesimo Daspo, il provvedimento che gli vieta di frequentare lo stadio per 5 anni. Il motivo? Il 12 aprile scorso, prima di Atalanta-Sassuolo, l'ultrà era entrato nell'antistadio con la testa di una porchetta, da consegnare ai poliziotti di stanza al filtraggio. Le telecamere della polizia l'avevano ripreso ed era così scattata la procedura che ha indotto il questore Girolamo Fabiano a emettere il Daspo di 5 anni con obbligo di firma. Per gli inquirenti l'area di prefiltraggio è da intendersi come area stadio, mentre per il legale del Bocia no.

Così ieri, prima della partita, proprio il Bocia, scortato da un centinaio di ultrà, è arrivato in questura, mostrati striscioni e scanditi cori contro la polizia. È anche stata lanciata una bomba carta. Per questo, sono in corso indagini da parte della questura di Bergamo per ricostruire quanto avvenuto ieri sera durante la partita.