Costa Volpino, 10 marzo 2016 - Un marocchino di 50 anni, già noto alle forze dell'ordine per reati contro la persona e il patrimonio, ha dato fuoco al centro islamico di Costa Volpino perché i responsabili della struttura avevano deciso di non ospitarlo più al suo interno. A.N., già noto alle forze dell'ordine per reati contro la persona e il patrimonio, è accusato di incendio doloso, ma la sua posizione potrebbe aggravarsi e potrebbero essergli contestate anche le minacce e l'estorsione.
Oggi pomeriggio, attorno alle 16, il marocchino ha atteso che i connazionali titolari del centro islamico 'An Nur' lasciassero la struttura, è entrato e ha appiccato tre roghi, accumulando in tre diversi punti documenti e libri. Uscendo, è stato notato da alcuni testimoni che hanno dato l'allarme. Per fortuna due settimane fa l'arredo del centro era stato sostituito con del materiale ignifugo, dunque i danni sono stati limitati: sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco.
Il marocchino è stato rintracciato poco dopo dai carabinieri di Clusone. Domattina sarà processato per direttissima. Residente a Sovere con moglie e figli fino a qualche tempo fa, era rimasto senza fissa dimora dopo essere finito nei guai per aver malmenato i familiari. Per questo aveva chiesto aiuto al centro islamico. Aiuto che gli era stato inizialmente dato, ma poi negato.