Bergamo, 22 gennaio 2011 - Si parlerà anche bergamasco alla finale mondiale del Bocuse d’Or, il più importante concorso internazionale di alta cucina in programma martedì e mercoledì prossimi a Lione, in Francia. Oltre ai 24 finalisti in gara, selezionati con una complessa serie di competizioni protrattesi per 18 mesi con 56 appuntamenti nazionali (quello italiano era stato ospitato proprio a Bergamo, nei padiglioni della Fiera Nuova di via Lunga, nel marzo del 2010) e tre continentali (in America Latina, Asia ed Europa), tra gli ospiti altamente qualificati siederà, in qualità di “invitato speciale”, anche lo chef orobico Alberto Zanoletti, originario di Ardesio ed attualmente responsabile della cucina della Locanda Armonia di Trescore Balneario.
Zanoletti, 31 anni, nella primavera dello scorso anno si era aggiudicato a sorpresa la kermesse tricolore, organizzata nella nostra provincia da Promozione del territorio, l’associazione fondata da cinque enti - Camera di Commercio, Ascom, Confindustria, Promoberg e appunto Fiera Nuova – e presieduta da Carlo Spinetti, già segretario generale dello stesso ente camerale. Poi, a giugno il cuoco non era però riuscito, nella finale europea svoltasi a Ginevra, a classificarsi nei primi 12 prescelti e, con il suo tutt’altro che deludente 16° posto, non ce l’aveva fatta a strappare il biglietto per la vetrina mondiale. Delusione? All’inizio, di certo, un po’, anche perché l’investimento, in termini di aspettative e di ritorno d’immagine per il territorio, fatto su Zanoletti e il suo team, composto dalla commis Nafije Dizdari e dal coach Federico Coria insieme alla promotion manager dell’associazione Promozione del territorio, Daniela Nezosi, era stato piuttosto consistente.
Ma i bergamaschi, determinati e proverbialmente tenaci, hanno dovuto masticare amaro solo per breve tempo. A stretto giro di posta, infatti, dalla Francia è arrivata la notizia tanto attesa: gli organizzatori dell’edizione 2011 di questo vero e proprio Mondiale di cucina che è il Bocuse d’Or, hanno riservato a se stessi la possibilità di invitare alla finalissima di Lione con una speciale “wild card” due nazioni tra quelle che, pur essendo rimaste fuori dall’accesso diretto, hanno dimostrato di avere le carte in regola per poter dire la loro in un consesso così autorevole. Inevitabile, quindi, che la scelta cadesse sull’Italia (insieme al Belgio) e su Zanoletti.
«E’ una grande emozione – dice lui, ormai pronto a sbarcare Oltralpe – e in questi mesi abbiamo puntato molto su una preparazione accurata per cercare di giocare la nostra partita con la stessa determinazione messa in campo proprio a Bergamo. Ci siamo già recati a Lione dove abbiamo avuto una serie di appuntamenti con cuochi di grande esperienza. Sono stati di grandissimo aiuto non solo al fine di pensare a nuovi piatti ma anche per metterci in sintonia con lo spirito del concorso». A presiedere la squadra italiana sarà Giancarlo Perbellini, chef dell’omonimo ristorante ad Isola Rizza (Verona), mentre Zanoletti potrà contare su due speciali piatti da portata appositamente disegnati dai progettisti di Officine Alessi per interpretare al meglio, con spirito ironico, le preparazioni che il giovane concorrente “azzurro” sarà chiamato a realizzare con il suo team.
A Lione i piatti in gara saranno due: per la sezione con a tema il pesce, filetto di rana pescatrice; per quella dedicata alla carne, la sella d’agnello. La squadra italiana per il pesce preparerà un filetto di rana pescatrice con tagliatelle al pomodoro e nero di seppia, farcito con gambero rosso di Sicilia guarnito con tartelletta mediterranea, arancino di riso su bouchon di scampo e pistacchi e cannellone di granchio su giardinetto di verdure. Per il piatto di carne, la squadra sperimenterà una sella d’agnello farcita con castagne, nocciole, pancetta e salsa profumata al tartufo bianco, guarnita con carciofo alla romana, rognone d’agnello e fondente di barbabietola, terrina di porri, patate e foie gras con gelée di pollo, animella e lingua d’agnello e cannellone all’inverso, croccante di mais e spalla d’agnello profumata all’arancia e al rosmarino.
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