Milano, 1 febbraio 2012 - Il progetto Brebemi non è sostenibile a livello ambientale: così Legambiente ha giustificato la sua opposizione alla realizzazione dell'autostrada Milano-Bergamo-Brescia, " 62 km di autostrada per cui si consumano 950 ettari di suolo agricolo pregiato della pianura padana, dopo che si e' consumata una grave ferita ambientale (ancora tutta da quantificare) con il conferimento dei rifiuti tossici sul cantiere gestito dall'impresa Locatelli''.
Il progetto, inoltre, sempre secondo gli ambientaisti, ''non e' sostenibile sotto il profilo dei trasporti'' perche' sulla tratta interessata si passerebbe dalle attuali 6 corsie (8 sulla Milano-Bergamo) della A4 alle 12 corsie a Brebemi ultimata, ''da una capacita' di 120.000 a 200.000 veicoli al giorno''. Legambiente aggiunge che nel frattempo, per effetto dell'Alta Velocita', ''si passera' dai 220 treni al giorno della tratta ferroviaria Milano-Brescia a ben 520 treni'', con previsioni di sviluppo della mobilita' ''tutt'altro che realistiche''.
L'autostrada, poi, ''non e' sostenibile finanziariamente perche' costa 38 milioni a km, compresi gli oneri finanziari, per un totale di 2,4 miliardi su 62 Km di tracciato, piu' del doppio di quello che costa un'autostrada in Spagna''. Sempre sotto il profilo finanziario, Legambiente sottolinea che ''i lavori della Brebemi proseguono da 30 mesi e prevedevano l'adozione del meccanismo del project financing (finanziamento privato), ma a distanza di due anni e mezzo, l'atto piu' importante, ossia il 'closing' dell'operazione, non e' ancora stato siglato''.
''Le banche - conclude l'Associazione - debbono finanziare piccole imprese e famiglie in difficolta' anziche' progetti insostenibili e con nessuna redditivita' dimostrata''.
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