Bergamo, 9 maggio 2012 - Il 23 aprile scorso era stata dichiarata morta, per un errore del medico di famiglia, che ne aveva constato il decesso, e del rianimatore del 118. E quando già si pensava alla sua sepoltura, la donna Cristiana Host Casarico, di 69 anni originaria di Fiume, ma residente in un appartamento di via Zambonate, in città, aveva dato segnali di vita. Trasportata d'urgenza ai Riuniti, in questi giorni le condizioni della pensionata sono sempre rimaste gravissime e questo pomeriggio è sopraggiunto il decesso, dopo 16 giorni di agonia.

Una storia davvero incredibile quella che ha avuto come protagonista questa signora, ex impiegata di banca, alle prese con una grave malattina cronica che la costringeva a stare sulla sedia a rotelle. Quel pomeriggio del 23 aprile era sola in casa; la badante era appena andata via. All'improvviso si era sentita male e così aveva attivato un dispositivo di telesoccorso sul quale erano memorizzati i numeri di telefono del medico di famiglia e del 118. I soccorritori in un primo momento l'avevano dichiarata morta, ma si erano dovuti ricredere quando un poliziotto si era accorto che la donna dava ancora segni di vita. E a quel punto l'agente ha chiamato nuovamente il 118.

di Rocco Sarubbi