2010-02-21
di CRISTINA MANARA
MILANO
AVEVA ESPRESSO compiacimento per lattentato alla caserma Santa Barbara. Definito «religiosamente lecito» un, ipotizzato, attentato terroristico contro strutture militari o unazione contro persone ritenute colpevoli di non rispettare lislam. Tra queste, la leader del Movimento per lItalia Daniela Santanchè, colpevole, a suo parere, di avere insultato Maometto e lIslam nel corso di alcune trasmissioni televisive.
ORDINE PUBBLICO e sicurezza dello stato sono i motivi per cui ieri il ministro dellInterno Roberto Maroni ha disposto il provvedimento di espulsione nei confronti di un marocchino ritenuto vicino ad organizzazioni del fondamentalismo islamico. E con un volo partito nella tarda serata di ieri è stato riaccompagnato al suo Paese di origine Mohammed Takoullah, 38 anni.
ERA RESIDENTE a Treviglio, in provincia di Bergamo. Il legame delluomo a formazioni jihadiste sarebbe emerso proprio nel corso delle indagini che sono seguite allattentato terroristico alla caserma Santa Barbara di piazzale Perrucchetti, avvenuto il 12 ottobre scorso. In seguito alla, per fortuna solo parziale, deflagrazione, in cui non si era verificato alcun ferito eccetto lattentatore. gli investigatori si sono concentrati, tra le varie attività di indagine, a controllare diversi frequentatori del centro culturale islamico di viale Jenner. Proprio da questo setaccio, il marocchino è risultato aderire al fondamentalismo islamico di impronta jihadista.
IL NOME di Mohammed Takoullah non dice niente ad Abdel Hamid Shaari, presidente del centro culturale islamico di viale Jenner: «Potrebbe essersi presentato come un soprannome, quindi non escludo che abbia frequentato la moschea». Ma, ricorda Shaari, «se avessimo sentito qualcosa, lavremmo subito denunciato». Il presidente però non ci sta con questo «gioco al massacro. Tutte le volte che succede qualcosa, il nome del nostro istituto viene trattato come il timbro della malvagità, come fosse la testimonianza che, allora, si tratta di un vero terrorista. Ma è frequentato da migliaia di persone, cinque volte al giorno per tutto lanno. Ogni persona è responsabile davanti alla legge italiana per i suoi misfatti». Anche Mohamed Game, laspirante kamikaze della caserma Perrucchetti, era stato fotografato alle preghiere della comunità di viale Jenner. Ma, ripete Shaari, «sarà venuto due o tre volte, non era neanche un praticante».
NON È LA PRIMA VOLTA che il Ministero dellInterno decide unespulsione come quella di Takoullah. Ordine pubblico e sicurezza dello Stato erano i motivi per cui già ai tempi della prima inchiesta Al Mujairum, quando ancora, poco prima dell11 settembre, non era stato introdotto il reato di terrorismo internazionale erano stati espulsi due tunisini. Sono poi seguite altre espulsioni anche per soggetti imputati o solo indagati per terrorismo internazionale. È del giugno del 2008 lespulsione anche di Essid Sami Ben Kemais. Condannato per terrorismo internazionale è stato espulso nonostante, in quel caso, la Corte Europea fosse intervenuta per ben 2 volte per sospenderne lespulsione.
di CRISTINA MANARA
MILANO
AVEVA ESPRESSO compiacimento per lattentato alla caserma Santa Barbara. Definito «religiosamente lecito» un, ipotizzato, attentato terroristico contro strutture militari o unazione contro persone ritenute colpevoli di non rispettare lislam. Tra queste, la leader del Movimento per lItalia Daniela Santanchè, colpevole, a suo parere, di avere insultato Maometto e lIslam nel corso di alcune trasmissioni televisive.
ORDINE PUBBLICO e sicurezza dello stato sono i motivi per cui ieri il ministro dellInterno Roberto Maroni ha disposto il provvedimento di espulsione nei confronti di un marocchino ritenuto vicino ad organizzazioni del fondamentalismo islamico. E con un volo partito nella tarda serata di ieri è stato riaccompagnato al suo Paese di origine Mohammed Takoullah, 38 anni.
ERA RESIDENTE a Treviglio, in provincia di Bergamo. Il legame delluomo a formazioni jihadiste sarebbe emerso proprio nel corso delle indagini che sono seguite allattentato terroristico alla caserma Santa Barbara di piazzale Perrucchetti, avvenuto il 12 ottobre scorso. In seguito alla, per fortuna solo parziale, deflagrazione, in cui non si era verificato alcun ferito eccetto lattentatore. gli investigatori si sono concentrati, tra le varie attività di indagine, a controllare diversi frequentatori del centro culturale islamico di viale Jenner. Proprio da questo setaccio, il marocchino è risultato aderire al fondamentalismo islamico di impronta jihadista.
IL NOME di Mohammed Takoullah non dice niente ad Abdel Hamid Shaari, presidente del centro culturale islamico di viale Jenner: «Potrebbe essersi presentato come un soprannome, quindi non escludo che abbia frequentato la moschea». Ma, ricorda Shaari, «se avessimo sentito qualcosa, lavremmo subito denunciato». Il presidente però non ci sta con questo «gioco al massacro. Tutte le volte che succede qualcosa, il nome del nostro istituto viene trattato come il timbro della malvagità, come fosse la testimonianza che, allora, si tratta di un vero terrorista. Ma è frequentato da migliaia di persone, cinque volte al giorno per tutto lanno. Ogni persona è responsabile davanti alla legge italiana per i suoi misfatti». Anche Mohamed Game, laspirante kamikaze della caserma Perrucchetti, era stato fotografato alle preghiere della comunità di viale Jenner. Ma, ripete Shaari, «sarà venuto due o tre volte, non era neanche un praticante».
NON È LA PRIMA VOLTA che il Ministero dellInterno decide unespulsione come quella di Takoullah. Ordine pubblico e sicurezza dello Stato erano i motivi per cui già ai tempi della prima inchiesta Al Mujairum, quando ancora, poco prima dell11 settembre, non era stato introdotto il reato di terrorismo internazionale erano stati espulsi due tunisini. Sono poi seguite altre espulsioni anche per soggetti imputati o solo indagati per terrorismo internazionale. È del giugno del 2008 lespulsione anche di Essid Sami Ben Kemais. Condannato per terrorismo internazionale è stato espulso nonostante, in quel caso, la Corte Europea fosse intervenuta per ben 2 volte per sospenderne lespulsione.
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