Ordinanza antilucciole, multe recapitate alle mogli

La maggior parte dei clienti, ripresi dalla telecamera, vuoi per l’imbarazzo, vuoi per chiudere in fretta la faccenda, si è affrettata a pagare immediatamente la sanzione di 500 euro di R.S.

Una prostituta

Una prostituta

Bergamo, 1 giugno 2015 - Ha scatenato un vero e proprio putiferio la campagna antilucciole messa in atto dall’amministrazione di Mornico al Serio. La maggior parte dei clienti, ripresi dalla telecamera, vuoi per l’imbarazzo, vuoi per chiudere in fretta la faccenda, si è affrettata a pagare immediatamente la sanzione di 500 euro. Altri, invece, hanno scelto la strada del ricorso nella speranza di ottenere l’annullamento. È il caso dei clienti pizzicati mentre si intrattenevano con le prostitute a bordo di un’auto intestata ad altra persona, a un parente, o peggio, alla fidanzata o addirittura alla moglie. In questi casi l’imbarazzo è stato totale, soprattutto quando si sono visti recapitare a casa il verbale, una normale multa, con l’invito di presentarsi al più presto al comando di Polizia locale per sanare il debito. E li hanno scoperto di che genere di infrazione si trattava.

Chi gongola invece è il sindaco di Mornico al Serio, Eugenio Cerea, perché l’ordinanza anti lucciole in questi mesi ha determinato un boom di incassi da sanzioni. E considerato che le casse sono sempre vuote... Ma allo stesso tempo ha fatto anche parecchio discutere, e non solo in paese (dove la notizia delle code agli sportelli del Comune era sulla bocca di tutti), ma anche in tutta la Bassa Bergamasca, dove di multati che hanno dovuto giustificare a casa la multa ce ne sono parecchi. La questione è finita anche sul tavolo del Consiglio comunale; l’amministrazione di Mornico al Serio ha previsto quest’anno di introitare 50mila euro dalle sanzioni, il triplo dello scorso anno, denaro che sarà investito su videosorveglianza e turni serali di agenti. A fugare ogni dubbio circa la legittimità di queste multe è lo stesso sindaco Cerea che ha assicurato: «L’ordinanza è del tutto analoga a quella vigente in altri comuni».