Brescia, 21 dicembre 2015 - Sei mesi di interdizione della professione medica per Marino Andolina. Questa la decisione del tribunale del Riesame di Brescia che ha ripreso in mano le carte della vicenda “Stamina due”, l’inchiesta che lo scorso giugno ha visto il medico triestino essere arrestato e mandato ai domiciliari insieme a altre quattro persone. Per i magistrati bresciani avrebbero promesso cure “miracolose” mai testate e soprattutto costose a pazienti malati di patologie neurodegenerative. Il Riesame per tutti e cinque pur confermando la presenza di gravi indizi non ha ritenuto più necessaria la misura cautelare (già a luglio erano stati scarcerati dal Riesame, ma lo scorso novembre la Cassazione aveva accolto il ricorso della Procura di Brescia e aveva rispedito il fascicolo al Riesame per una nuova valutazione) visto che non esisteva più il pericolo di reiterazione.
Cronaca"Prometteva cure per la Sla": Andolina sospeso sei mesi