Brescia, 16 maggio 2016 - Per chi sul lago d’Iseo lavora e vive grazie al turismo, «The floating piers» di Christo può trasformarsi in un’occasione irripetibile. Sulla passerella che l’artista bulgaro ha voluto realizzare sulle acque del Sebino tra il 18 giugno e il 3 luglio cammineranno almeno 240mila persone, molte delle quali dovranno (o vorranno) fermarsi a dormire. Se sul lago d’Iseo trovare una stanza rischia con il passare del tempo di diventare un’impresa, anche economica, qualcuno potrebbe optare per il capoluogo e da lì decidere di spostarsi verso la passerella. L’impressione è che qualcuno ci abbia già pensato. I dati sono positivi.
Manca poco meno di un mese all’inaugurazione, ma se i ritmi si manterranno tali anche trovare una stanza in un albergo della città rischia di costare parecchio. «A oggi per quel periodo l’occupazione delle stanze in buona parte delle strutture ricettive del capoluogo ha raggiunto già il 70% - spiega Alessandro Fantini, vicepresidente vicario di Federalberghi Brescia -. Un dato molto importante per un periodo in cui solitamente, se non sono in calendario eventi di particolare richiamo, si assiste ad una flessione dovuta soprattutto al calo della cosiddetta «clientela-business». Le richieste sembrerebbero essere davvero tante. «Nelle strutture ricettive del capoluogo le prenotazioni arrivano quotidianamente - ammette -. Sono soprattutto piccoli gruppi e coppie a contattarci. Si tratta di clientela molto qualificata, affezionata ai lavori di Christo, che la squadra dell’artista bulgaro è davvero brava a intercettare». Gli «adepti» di Christo attesi all’ombra del colle Cidneo arriveranno davvero da tutto il mondo. «Le presenze italiane saranno le più numerose - anticipa Fantini -. Poi il grosso degli arrivi sarà dall’Europa soprattutto dai paesi che storicamente fanno segnare i numeri maggiori: Germania, Paesi Bassi, Francia e Svizzera».
Se per tutta l’area del Sebino l’avvento di Christo può trasformarsi in un importante ritorno economico, per il capoluogo l’installazione galleggiante è un’occasione che non può essere fallita. «Dovremo essere bravi - chiosa Fantini -. Il lago d’Iseo dovrà dimostrare tutte le sue capacità nell’accogliere un numero di visitatori che lì, in così poco tempo, non si sono mai viste. Per la città è un esame di maturità. I dati dicono che nel 2015 i turisti arrivati nel capoluogo sono aumentati del 12,5% rispetto all’anno precedente (319mila gli arrivi, 732mila le presenze). Facile pensare che nel 2016 i numeri ci premieranno. Dobbiamo essere in grado di garantire il meglio a chi ha scelto le nostre strutture. Attraverso Bresciatourism stiamo lavorando da tempo per promuovere il territorio».