Brescia, 19 luglio 2010 - «No al burqa e divieto anche nei confronti del velo». E' questa la richiesta avanzata dal comitato “Quartiere sicuro”, un’organizzazione istitutita da alcuni cittadini e molto attiva negli ultimi tempi in viale Piave e, più in generale, in tutto il quartiere Est. «Abbiamo indetto una raccolta firme - spiega in una nota Sara Balsamo, coordinatrice del comitato - per chiedere al Comune di Brescia l’applicazione del testo unico di pubblica Sicurezza, che prevede il divieto di comparire mascherati in luogo pubblico.
La disposizione è stato poi integrata nel 1975 con una legge che vieta ogni mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona in luogo pubblico». L’associazione, quindi, invita palazzo Loggia a reagire e a emanare un’ordinanza «che vieti di comparire in pubblico con il velo, sia esso una copertura totale e o parziale del volto, vieti di concedere il documento d’identità a chi ha il viso nascosto». Secondo il comitato, dunque, il divieto garantirebbe l’ordine e la sicurezza pubblica.
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