Brescia, 8 luglio 2013 - Un altro magistrato dà il via libera all'utilizzo del metodo Stamina. Il giudice di Piacenza, Giovanni Picciau, ha accolto il ricorso di urgenza dei genitori di due bambini, di circa 11 anni, residenti a Piacenza, immobilizzati su una sedia a rotelle a causa di una grave malattia neurodegenerativa. I due bambini potranno cominciare le infusioni a base di cellule staminali mesenchimali agli Spedali civili di Brescia, nei cui laboratori si utilizza il protocollo della Stamina Foundation.
La sentenza prende spunto dall'articolo 32 della Costituzione (che specifica il diritto alla salute e il rispetto della dignità umana) per arrivare poi a sostenere che le strutture pubbliche, oltre che la guarigione, devono garantire anche trattamenti che migliorino la qualità di vita. Infine, anche il giudice
piacentino, come altri - sono 130 i ricorsi accolti finora in Italia - ha affermato che non è manifestamente infondata la questione di costituzionalità della legge, la 57/13, varata dopo il decreto Balduzzi.
Il ricorso era stato presentato dall'avvocato piacentino Monica Magnelli che fa parte di un pool di legali, circa un centinaio, che operano a titolo gratuito nelle cause per ''le cure compassionevoli''. I legali usano i social network per aggiornarsi tra di loro, si ritrovano e su Facebook e si scambiano opinioni giuridiche sui vari casi. Stretto i contatto con il comitato dei genitori a favore delle cure compassionevoli. Sulla pagina del social network vengono mostrati video di bambini con gravi patologie che dopo una o due infusioni di staminali mesenchimali cominciano a muovere gli arti.
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