Chiari, 12 ottobre 2016 - I carabinieri della Compagnia di Chiari hanno arrestato tre richiedenti asilo pachistani - di età compresa tra i 23 e i 26 anni - ritenuti colpevoli di una violenza sessuale ai danni di una ragazza di 22 anni. La violenza si è consumata lunedì sera nel parco delle Rogge. La violenza è certificata da una visita medica. Erano circa le 23 nei pressi della stazione quando la ragazza, ia spasso con il suo cagnolino di razza meticcia, si è fermata a fare quattro chiacchiere con due amici su una panchina. Probabilmente in quel momento è stata notata dai tre pachistani. Quando si è congedata dagli amici, i pachistani l'hanno avvicinata e le hanno chiesto di seguirli nel parco. Alla risposta negativa della 22enne, l'hanno costretta. Nel parco i pachistani hanno legato il cane a un albero poichè abbaiava e hanno abusato di lei. Rimasta sola la giovane ha chiamato il fidanzato che l'ha accompagnata dai carabinieri, ai quali la ragazza ha descritto come erano vestiti e le loro fattezze. I carabinieri hanno quindi immediatamente capito di chi poteva trattarsi, si sono recati in un alloggio di Chiari dove hanno trovato i tre che dormivano. I pachistani, che vivono in case messe a disposizione dai Comuni di Chiari e Castrezzato, sono attualmente nel carcere bresciano Canton Mombello a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nella zona dell'ovest bresciano si tratta della seconda violenza sessuale nel giro di pochi giorni. Prima della 22enne, vittima della violenza è stata una donna di 87 anni di Castelcovati.
LE REAZIONI - Aspetto di conoscere meglio i fatti - ha spiegato il sindaco di centrosinistra di Chiari Massimo Vizzardi - .È una vicenda gravissima e, se sarà confermata, la risposta dovrà essere altrettanto importante e sovracomunale. Daremo una risposta politica". Duro il commento dell'assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi: "Per i mostri non basta chiedere pene esemplari. Si deve esigere che venga consegnato loro un foglio di via e che non possano mai più mettere piede nel nostro Paese. Meglio se dopo essere stati sottoposti alla castrazione chimica, perché si ricordino per sempre del male che hanno causato a una giovane ragazza". Per l'assessore alla sicurezza di Regione Lombardia Simona Bordonali "è ora che il governo si assuma le proprie responsabilità per il fatto di mantenere in hotel, in centri accoglienza e in appartamento decine di migliaia di irregolari. Per questi tre ora la pena è solo una: castrazione chimica e carcere in Pakistan".