Ospitaletto, 11 novembre 2017 - Pusher per necessità, dice. Il lavoro d’architetto non va più bene, tanto da avergli causato un importante rovescio economico. Così, un uomo di 44 anni di Ospitaletto arrestato nei giorni scorsi dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Brescia, ha motivato la sua scelta di diventare uno spacciatore. L’uomo è stato scoperto con ben 60 chili di hashish e 800 grammi di cocaina custoditi nell’autorimessa di un lussuoso condominio del paese. A far scoprire il traffico illecito dell’ospitalettese, che è parte di una distinta famiglia attiva nel settore della vendita di mobili, è stato il suo andare e venire dal palazzo a bordo di una Opel Astra intestata a un cittadino africano.
Quando i poliziotti hanno deciso di fermarlo il 44enne si è immediatamente mostrato nervoso e impacciato, rispondendo alle domande degli operatori in modo infastidito ed evasivo. Per questo motivo gli agenti hanno perquisito il bagagliaio della Astra, dove hanno trovato cinque chili di stupefacente. L’uomo non ha voluto spiegare perché si trovasse in quel posteggio sotterraneo, dato che non vive nel palazzo. Gli investigatori della Mobile hanno così sequestrato tutte le chiavi presenti sulla vettura. Una di esse apriva un garage, poi risultato nella disponibilità personale del pusher. All’interno c’erano la cocaina e altri 55 chili di canapa, pronte da essere immesse sul mercato bresciano. L’uomo, che ha dichiarato di essere un architetto e di essersi dedicato all’attività illecita a causa delle difficoltà economiche, è attualmente detenuto presso la casa circondariale di Brescia in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere che gli è stata applicata dal Gip del tribunale di Brescia in sede di convalida dell’arresto. All’uomo è anche stata sequestrata un’arma sportiva regolarmente denunciata: la polizia ha proposto che gli sia vietato detenerne.
Sono in corso indagini per risalire ad eventuali complicità e per capire chi siano i fornitori dell’uomo, che è incensurato ma che era nell’occhio delle forze dell’ordine ormai da diverso tempo, anche a causa delle sue frequentazioni. È probabile, data l’ingente quantità che era in suo possesso, che si tratti di un personaggio chiave per risalire a un giro di spaccio di notevoli dimensioni, che probabilmente serve a rifornire parte della Franciacorta e dell’hinterland di Brescia, dove il consumo di droghe è un fenomeno particolarmente presente e preoccupante.