Pontoglio (Brescia), 21 dicembre 2015 - «È inutile lavarsi le mani con le tradizioni se poi il cuore è pieno di marciume. Il Cristianesimo non è né tradizione né una cultura. La religione non deve creare muri. Il nostro Vescovo e il nostro Papa Francesco, con la Bibbia, ci insegnano che si debbono amare tutti gli uomini, da ovunque essi provengano»: le parole di don Angelo Mosca, parroco di Pontoglio, durante l’omelia della domenica hanno tagliato l’aria come una stilettatata. Nessun riferimento preciso alla comparsa dei cartelli che definiscono il paese di “cultura occidentale e profonda tradizione cristiana”, voluti e posati dall’Amministrazione comunale finiti al centro di polemiche. Ma il riferimento, vista la ferita ancora aperta, è parso più che contingente. E ancora più contingente è l’iniziativa avviata di raccolta firme, promossa da ragazzi vicini alla parrocchia, per chiedere la rimozione della tantao contestata caratterizzazione.
Se voleva sollevare discussione e avviare - come sottolineato da alcuni esponenti della minoranza - la campagna elettorale, il sindaco di Pontoglio - Alessandro Seghezzi -ha colto nel segno. Da quando sono apparsi quei cartelli e il Comune della Bassa Bresciana si è trovato al centro delle attenzioni della stampa, la pagina Facebook del Comune ha registrato 400mila visualizzazioni, tutti ad esprimere pareri, condividere o criticare la scelta della giunta. Alle critiche velate dal pultpito, l’Amministrazione ha risposto utilizzando la bacheca del comune affiggendo un documento: «Con la dicitura “Pontoglio è un paese a cultura occidentale e di profonda tradizione cristiana” intendiamo un paese che si fonda sul rispetto reciproco... Il termine “Occidente”, inteso come civiltà occidentale, caratterizza sia un’area geografica sia un’area culturale, comprendente l’Europa ma anche tutti quei paesi che oggi presentano tratti riconducibili al mondo e soprattutto ai principi filosofici del mondo greco, ellenistico, romano, cristiano e illuministico. Il termine “Paese di profonda tradizione cristiana”, evidenzia le caratteristiche storico, culturali e artistiche del territorio di Pontoglio, non delle persone».
Sempre nel documento viene rimarcato che: «La dicitura: “chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene”, è generale. Non si parla né di religioni né di etnie. È un invito a rispettare le tradizioni locali. Non è un divieto d’accesso ne tanto meno un limite a professare liberamente il proprio credo». Se non è un botta e riposta parrocchia-Comune questo...