2009-04-22
— COMO —
LA SENTENZA è arrivata dopo sei anni, ma di quelle che non si dimenticano: 4 anni e 9 mesi di carcere. Così Giampiero Polcino, 45 anni, medico all’Asl di Benevento ma all’epoca dei fatti pneumologo all’ospedale di Sondalo, è stato condannato dal Tribunale collegiale di Como per un episodio del 2003, quando venne fermato dai carabinieri del Reparto operativo appena fuori dal centro città. Il medico era alla guida di un’Audi A6 con targa tedesca, risultata rubata l’anno prima a Reggio Emilia, ma soprattutto aveva nascosta sotto al sedile una pistola calibro 22 con matricola abrasa. Arrestato e portato al Bassone, alla fine di luglio, venne rimesso in libertà dopo l’interrogatorio di convalida. In quanto incensurato e con un lavoro stabile, il gip gli concesse la revoca della misura con la sola denuncia a piede libero.

TUTTAVIA due settimane dopo, sempre a Como, i carabinieri lo avevano trovato in possesso di alcuni grammi di cocaina, un quantitativo sufficiente a contestargli la detenzione ai fini di spaccio, che nuovamente aveva portato l’uomo in carcere per un breve periodo. Il processo che si è concluso ieri era solo per i fatti del primo fermo, la ricettazione dell’auto e la detenzione illegale dell’arma, contestazioni dalle quali ha cercato di difendersi. Polcino, che è in libertà in attesa di appellare questo primo grado, è impiegato nella struttura sanitaria pubblica campana e ieri era in udienza a sentire di persona la lettura delle sentenza, ma nel frattempo è stato coinvolto in altre vicende giudiziarie in Italia. In particolare il suo nome compariva tra i 26 rinviati a giudizio dal gup di Benevento lo scorso giugno per un giro di prostituzione, droga e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per fatti compresi tra il 2000 e il 2002. Paola Pioppi