Como, 17 settembre 2010 - Prima no, poi sì (con delibera del Senato accademico), poi «ni» in attesa di una risposta del Miur (il Ministero dell’istruzione ed Università). Adesso il no definitivo. È questo il paradossale iter che ha portato alla cancellazione, nella tarda serata dell’altro ieri, del corso di laurea in Economia al polo comasco dell’Università degli Studi dell’Insubria.
Lo stesso rettore Renzo Dionigi, che in passato aveva sottolineato più volte l’importanza dello sdoppiamento di questo corso di laurea tra Varese e Como, ha dovuto fare retromarcia di fronte allo scarso numero di docenti. Nei mesi scorso il Consiglio di Facoltà aveva deciso di chiudere il corso triennale di Economia e Management nel Capoluogo lariano a causa della scarsità di docenti a disposizione e per la scarsità di fondi; poi il Senato accademico ha fatto marcia indietro deliberando la permanenza della Facoltà a Como. Tant’è vero che qualche iscrizione (una dozzina) c’è stata.
«L’assenza di risorse - ha sottolineato il rettore Renzo Dionigi - impedisce per l’anno accademico 2010/2011 l’attivazione del primo anno del Corso in Economia e management nella sede di Como. Esprimo vivo rammarico per tale limitazione dell’offerta formativa in quella sede». La decisione di sopprimere «Economia» a Como è arrivata dopo giorni di roventi polemiche.
Intanto la Facoltà di Giurisprudenza ha deliberato lo spostamento dell’inizio delle lezioni per manifestare il proprio dissenso sulla penalizzazione complessiva della docenza universitaria e in solidarietà con le rivendicazioni dei ricercatori. L'attività didattica prenderà il via solo il 27 settembre così come i Corsi di laurea (Magistrale in Giurisprudenza, Discipline giuridiche, Scienze della Mediazione interculturale e interlinguistica, Scienze del turismo).
«L’iniziativa è stata intrapresa per rendere manifesto anche alla popolazione studentesca e all’opinione pubblica la grave insoddisfazione dell’intero corpo docente rispetto agli sviluppi della pur indispensabile ed attesa riforma universitaria», fanno sapere i docenti.
Domani alle 11.45, nel foyer del Teatro Sociale di piazza Verdi gli studenti incontreranno docenti, colleghi e tutta la cittadinanza per spiegare la situazione sull’Università comasca. «Una volta per tutte - spiega il rappresentante degli studenti al Senato accademico dell’Università dell’Insubria Federico Gilardoni - vogliamo fare chiarezza perchè i vertici dell’Ateneo non parlano e quindi i comaschi non riescono a capire granchè. Il nostro obiettivo è quello che non venga indebolita la sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria, ma che abbia pari dignità rispetto alla sede di Varese».
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