Albavilla, 11 marzo 2011 - È uno degli episodi più efferati di violenza sugli animali, un eccesso di crudeltà mai visto nel nostro territorio. Nel pomeriggio di mercoledì, la polizia locale di Albavilla, su segnalazione di un passante, ha trovato un piccolo cane meticcio morto lungo la strada che porta all’Alpe del Vicerè. Maschio, una decina di chili di peso, aveva tutto il muso bloccato con nastro da pacco, che gli copriva anche le narici e girava attorno alle orecchie.


Stesso trattamento per le zampe posteriori, così da non potersi muovere. Gli agenti hanno chiamato i responsabili della Asl: a una prima valutazione, non è stato possibile stabilire se quel trattamento così inquietante, sia stato la causa della morte dell’animale, che sembra essere avvenuta per soffocamento. Il corpo è stato messo sotto sequestro e portato al Servizio di Medicina Veterinaria della Asl, dove attendono indicazioni dalla Procura sugli accertamenti da svolgere.

La Polizia Locale ha infatti depositato ieri mattina una denuncia contro ignoti per uccisione, maltrattamento e sevizie di animale. Contemporaneamente, attraverso il microchip, è stata identificata la proprietaria, una donna di origine romena residente a Tavernerio. «È la prima volta che ci troviamo davanti a un caso del genere – afferma Claudio Fraquelli, responsabile del servizio di Sanità Animale della Asl –. Anni fa è capitato di intervenire per due cani tenuti in pessime condizioni in una cantina, e qualche volta troviamo animai feriti da colpi d’arma da fuoco, oppure uccisi con coltelli o fucilate, ma non ci sono mai stati episodi così violenti. Davanti a questo cagnolino, non si capiscono i motivi di tanto accanimento.

Ora siamo in attesa delle disposizioni della Procura, per svolgere l’autopsia e capire se l’animale è morto per soffocamento o per altra causa. È però certo che è stato un lavoro lungo, chi ha fatto questa cosa, non ha impiegato pochi minuti». Intanto la polizia locale di Albavilla, sta facendo accertamenti per cercare di risalire a chi ha abbandonato il cane in quelle condizioni, in mezzo alle sterpaglie lungo la strada che sale verso la Salute: a questo proposito, sarebbe utile ogni segnalazione che possa contribuire a raccogliere informazioni. Il maltrattamento e l’uccisione di animali, dal 2004 sono reati puniti da un minimo di tre mesi, fino a un anno e mezzo di condanna.