Campione d'Italia (Como) - Anche se il Casinò di Campione d’Italia è chiuso da oltre due anni e mezzo c’è chi, online, è convinto di scommettere con la tutela offerta dalla casa da gioco. Una truffa bella e buona quella che è stata denunciata dall’amministratore unico della casa da gioco, Marco Ambrosini, che ha dato mandato ai legali di agire contro due App russe che senza chiedere il permesso a nessuno si sono appropriate del nome del casinò.Utilizzando i social e in un italiano piuttosto stentato gli operatori hanno lanciato una campagna pubblicitaria chiedendo di iscriversi al "casinò online Campione d’Italia" con la promessa di riconoscere fino a 120 euro di credito gratuito per poter iniziare a giocare, anzi "tentare la fortuna". Inutile dire che nell’ex clave nessuno sapeva nulla, anche perché in queste settimane l’attenzione di tutti è spostata sull’attesa della decisione del Tribunale di Como che dovrà decidere sul fallimento e sulla possibilità di raggiungere un accordo con i dipendenti. Entro il prossimo 19 aprile infatti la società dovrà presentare al Tribunale di Como un’integrazione al piano per il concordato in cui si definisce il trattamento economico dei lavoratori.
A luglio del 2018 quando il casinò è stato dichiarato fallito c’erano 494 dipendenti, oggi diversi di loro sono andati in pensione o hanno cambiato lavoro, ma ci sono anche 270 che si sono opposti al licenziamento promuovendo una causa collettiva e chi pur non avendo fatto causa è ancora disoccupato e spera di poter essere riassunto. Nella migliore delle ipotesi, ovvero se il Tribunale di Como non dovesse dichiarare nuovamente il fallimento, a Campione contano di ripartire con 170 dipendenti ai quali aggiungere altre 100 persone, da impiegare però in servizi che verranno esternalizzati come la ristorazione. I legali della casa da gioco hanno proposto ai sindacati una bozza di accordo per offrire a chi non sarà riassunto 36 mesi di stipendio, il Tfr, i crediti privilegiati e un risarcimento danni pari a due mensilità lorde. Per chi sarà riassunto il pagamento dei crediti privilegiati diversi dal Tfr avverrà in maniera dilazionata dal trentesimo a sessantesimo mese successivo al riavvio dell’attività. Se ne parlerà giovedì sera nel corso del consiglio comunale che vedrà la partecipazione dell’amministratore unico della casa da gioco, Marco Ambrosini.