PAOLA PIOPPI
Cronaca

Accoltella a morte la moglie malata: una lettera prima del dramma

Ha lasciato una lettera Armando Molteni. Poche righe su un foglio attaccato con nastro adesivo a un vaso della camera da letto, con le quali si rivolge ai figli chiedendo perdono per il suo gesto e spiega i motivi di ciò che ha fatto

Omicidio in via Canturina (Cusa)

Como, 19 febbraio 2017 - Ha lasciato una lettera Armando Molteni. Poche righe su un foglio attaccato con nastro adesivo a un vaso della camera da letto, con le quali si rivolge ai figli chiedendo perdono per il suo gesto e spiega i motivi di ciò che ha fatto: il timore di non riuscire più a gestire la moglie, con i suoi problemi di salute crescenti. Forse nulla di così grave, in realtà, ma da lui percepito nel modo più drammatico. La donna, Anna Radice, 76 anni, era stata operata di una grave malattia alla testa una decina di anni fa, e solo negli ultimi tempi aveva iniziato a stare meno bene. Ma la presenza del figlio e della figlia dei due coniugi era costante, quotidiana, anche se da tempo non vivevano più con loro. Mai lasciati a loro stessi, accuditi, curati. Pure lo stesso Molteni da pochi giorni era seguito dal medico, per quella depressione che era apparsa evidente ai suoi familiari, al punto da convincerlo a prendere dei farmaci che gli fossero d’aiuto. Diceva di non riuscire a dormire la notte, faceva i conti con continui attacchi di ansia, cosa che confidava anche ai vicini. Era impaurito e preoccupato per quello stato di salute della moglie che vedeva peggiorare.

Vicini che lo conoscono da anni, e che erano sorpresi di vederlo in quello stato così angosciato, come mai era successo nella vita dell’ex agente di polizia locale amante dell’orto e del giardinaggio, energico, autosufficiente. Ma in quegli ultimi giorni, evidentemente, l’idea di «mettere fine alle sofferenze» aveva ormai preso forma. Venerdì pomeriggio ha impugnato un grosso coltello da cucina, una mannaia solitamente utilizzata per la carne, e ha colpito la moglie alla gola. Quel coltello è rimasto sotto il letto della loro stanza, dove la donna era distesa sotto una coperta, forse sorpresa mentre stava facendo il riposo del pomeriggio. Poi Molteni si è diretto in bagno, privato dei vestiti e adagiato all’interno della vasca, dove si è più volte colpito utilizzando altri due coltelli da cucina. Ferite alla gola e al torace, che lo hanno indebolito, ma non abbastanza da togliersi la vita. Così lo ha trovato il figlio, quando è andato nella loro abitazione di via Canturina 92 nel tardo pomeriggio di venerdì.

Li ha cercati, senza riuscire a vederli subito. La madre ormai senza vita sotto la coperta, il padre in bagno. Quando ha chiamato i soccorsi e la polizia, per Anna Radice non c’era più nulla da fare, mentre il marito è stato portato in emergenza all’ospedale Sant’Anna, operato e curato, ricoverato ma non in pericolo di vita. Piantonato dalla polizia, già ieri mattina si era risvegliato, ed è apparso lucido anche se non abbastanza da iniziare a parlare di ciò che era accaduto poche ore prima.