Crema, 16 luglio 2016 - Storia di un cane maltrattato e di quello che dovrebbe essere il suo amico che gliene fa di tutti i colori, ma anche di un proprietario fasullo che va in confusione e restituisce l’animale a chi non dovrebbe, mentre i proprietari veri, per riottenere l’animale, si trasformano in investigatori fino a quando non ritrovano il cane e riescono a portarselo via. Una storia molto intricata, ma a lieto fine, quella di Agan, quattrozampe curioso della vita, che adesso questa vita la vedrà un po’ più rosa.
Cominciamo dal principio. C’è una persona che gira in città con un cane. È un 52enne noto alle forze dell’ordine per problemi personali che si accompagna con un quattrozampe. L’uomo aveva già avuto un animale, tempo fa, ma lo maltrattava e per questo motivo il cane gli era stato tolto e lui denunciato. Purtroppo i tempi di giustizia sono lunghi e nel frattempo, in questi giorni, il cremasco è stato rivisto con un animale ed è stato notato ancora una volta a maltrattarlo. Quando l’uomo ha crisi di nervi, comincia a strattonare il cane, picchiandolo con pugni e calci e sollevandolo per il collare.
Il povero animale guaisce, tanto che giovedì qualcuno ha chiamato la polizia. Peraltro mentre l’animale e l’uomo erano in piazza Garibaldi, è passato un ispettore di polizia che ha visto quel che succedeva, ha filmato i maltrattamenti e poi è intervenuto, denunciando l’uomo e prendendo in custodia il cane, scoprendo che l’animale è di proprietà di una persona di Spino d’Adda che l’aveva dato in affidamento a una famiglia di Crema la quale, a sua volta, l’aveva consegnato al 52enne. Districata la matassa, il cane è tornato a Spino. Finito? Neppure per sogno perché ieri nel pomeriggio il cane è stato di nuovo visto con il 52enne il quale, giusto per non smentirsi, ancora lo stava maltrattando. Ma non finisce qui, perché si fa vivo il canile Sogni felici di Vaiano Cremasco che avverte la polizia che il cane non è di proprietà della persona di Spino alla quale era stato consegnato, ma è del canile e per questo motivo ne chiede l’immediata restituzione. Ci sono testimoni che segnalano l’animale fino alle 16 in un determinato luogo, ma quando la polizia arriva, il cane non c’è più. Tuttavia una volontaria del canile segue discretamente l’uomo e quando questo va a riprendersi il cane, avverte la polizia. Una pattuglia arriva e, finalmente, risolve la situazione. Controllo del microchip che conferma che il cane è del canile e consegna dell’animale alla struttura.