Cremona, 5 settembre 2012 - Con il restauro della facciata del Comune di Voltido (Cremona) è riapparso il fascio littorio. E così la polemica è finita in procura. Oggi quattro esponenti della Lega di Cultura di Piadena (Cremona), Gianfranco Azzali, Giuseppe Morandi, Valerio Seniga e Bianca Ruffini, il segretario della Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione di Piadena Mario Maffina e il segretario provinciale cremonese di Rifondazione Comunista Gian Carlo Roseghini hanno sporto formale denuncia ‘’contro il sindaco del Comune di Voltido ed eventuali corresponsabili, a sensi e per gli effetti della legge 20 giugno 1952 numero 645 che vieta qualsiasi apologia del fascismo’’.
Scrivono nell’atto i denuncianti: ‘’Con sdegno e stupefazione abbiamo visto, sul Comune di Voltido, apparire il fascio littorio; è una cosa recentissima, frutto di uno sciagurato restauro; il fatto tanto più grave in quanto si tratta di un edificio pubblico, anzi repubblicano, affermatosi dopo un ventennio di abominio fascista’’.
E ricordano che sulla stessa facciata del Comune si trova una lapide in memoria di Remo Federici, ucciso nel 1945 dai nazifascisti:
‘’Non si comprende il significato del gesto provocatorio, che a nessun sincero democratico sarebbe venuto in mente; questa assurda commistione su un edificio pubblico rischia di generare confusione tra le giovani generazioni, che si vedono equiparate i martiri della Resistenza con una dittatura condannata dagli uomini e dalla storia; ma ancor più grave l’aver sostituito lo stemma del Comune con il fascio littorio, contravvenendo ai principi di rappresentanza di tutti i cittadini’’. ‘’Pertanto - concludono - chiediamo la immediata rimozione del fascio littorio, perché il reato non si perpetui e la punizione dei responsabili a sensi di legge’’
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