Crema (Cremona), 28 marzo 2017 - Lotta dura, con qualche paura. Entra nel vivo la campagna elettorale, con i contendenti che cercano alleati, li trovano, li perdono, li esibiscono. E con qualche sondaggio che inquieta il sonno. Per esempio, dopo la discesa in campo di Mimma Aiello, sotto l’ala di Rifondazione ma che in breve ha radunato tra le sue truppe i Verdi di Ardigò e adesso anche i circoli socialisti cittadini, la sindaca uscente Stefania Bonaldi non ha più chances di arrivare in meta al primo colpo. La Aiello è data vicina al 10%, crescendo nelle aspettative di voto che all’esordio la volevano poco sopra il 5%. Bonaldi oggi può contare su un risultato intorno al 40% e sperare nel ballottaggio, recuperando i voti della Aiello, che però ha dichiarato di recente: «Sarà la Bonaldi a passarmi i suoi voti». Comunque, la scorsa settimana sono state formalizzate le sei liste che appoggiano la sindaca uscente e questo ha suscitato la reazione dei grillini, che hanno puntato il dito proprio sulle civiche, per loro «partiti camuffati».
Domanici sarà una seconda presentazione della lista sponsorizzata da Sinistra italiana, già presentata il mese scorso. Non avrà il simbolo e questo permetterà di inglobare i fuorusciti che da Si sono passati al Movimento democratici e progressisti. Per loro le previsioni si aggirano intorno al 5%.Fa sempre parlare il Movimento 5 Stelle che sta ingaggiando una battaglia personale con la sindaca su temi per la verità non proprio di primissimo piano. Il candidato sindaco, Carlo Cattaneo, appare debole e il passo indietro dei due consiglieri uscenti ha disorientato l’elettorato. Prima del candidato sindaco il Movimento era sopra il 20%, ora non arriva al 15.
A Destra si respira aria di rimonta. Tutti all’ombra del volemose bene, tutti con Chicco Zucchi. Sin qui si vedono solo partiti: Forza Italia, FdI, Lega Nord, Movimento pensionati in attesa di Alternativa popolare che si presenterà a giorni e dell’unica civica che sarà nel nome del candidato sindaco. Zucchi cresce fino al 35%. Per ultimo resta Aldo Grossi, candidato del Popolo della famiglia, protagonista di un fuori programma sabato sera con le Sentinelle in piedi, alle quali è stata concessa piazza Duomo, ma al buio, perché è stata spenta l’illuminazione per aderire a una manifestazione. Sondaggio quasi sfuggente tra l’1 e il 2%.