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Palestre e piscine quando riaprono? Le regole delle regioni: cosa si può fare e cosa no

I titolari sperano di tornare al lavoro a fine aprile. Le linee guida che assicurano il rispetto di tutte le norme di sicurezza

Una palestra in regola in una foto d'archivio ImagoE

Una palestra in regola in una foto d'archivio ImagoE

Milano - Ci siamo. Le riaperture si fanno sempre più vicine. Cosa succederà a palestre e piscine? I titolari sperano di poter tornare al lavoro a fine mese. Inatnto, le Regioni hanno avanzato una serie di proposte al governo che riguardano anche queste attività, chiuse ormai da diversi mesi. Si tratta di linee guida che assicurano il rispetto di tutte le norme di sicurezza. Vediamole nel dettaglio.

Riaperture, ecco la bozza delle regioni

LE PALESTRE

Apertura anche con situazione a rischio

Le palestre possono restare aperte "anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio" purché rispettino regole, distanziamento e integrino le norme "con strategie di screening periodico del personale non vaccinato".

Programma delle atttività

Si prevede  di "redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni; mantenere l'elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.

Rilevamento temperatura corporea

Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C". 

Spogliatoi e docce

"Organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 2 metri (ad esempio prevedere postazioni d'uso alternate o separate da apposite barriere), anche regolamentando l'accesso agli stessi.

Accesso alle diverse aree e posizione attrezzi

Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l'accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza: o almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica, o almeno 2 metri durante l'attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa)".

LE PISCINE

Distanziamento in acqua

In piscina solo con almeno 7 metri quadrati d'acqua a disposizione per nuotatore. Nel capitolo dedicato alle piscine è scritto infatti che "la densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona.

Aree solarium e verdi

Per le aree solarium e verdi assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone; tra le attrezzature (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell'impianto in base agli indici sopra riportati. 

Prenotazioni

Vi sono poi tutta una serie di regole per garantire riaperture in sicurezza delle piscine, tra queste la raccomandazione a "privilegiare l'accesso agli impianti tramite prenotazione e mantenere l'elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.

Spogliatoi e docce

 Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 2 metri (ad esempio prevedere postazioni d'uso alternate o separate da apposite barriere); tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l'uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali". 

Attività collettive

Le attività collettive, come lezioni di acquabike o acquagym, vanno svolte preferibilmente all'aperto. E si specifica: "Durante le attività collettive, limitare il numero di partecipanti al fine di garantire il distanziamento interpersonale di almeno 2 metri, con particolare attenzione a quelle che prevedono attività fisica più intensa. Negli ambienti interni, attendere almeno 1 ora tra un’attività collettiva e la seguente, arieggiando adeguatamente il locale". Se, ad esempio, una vasca idromassaggio non è possibile rispettare le superfici d'acqua per persona, questa potrà essere utilizzata esclusivamente da un solo bagnante.

Strutture termali

Per quanto riguarda invece le strutture termali sono previste particolari e specifiche indicazioni. Oltre al rispetto di 2 metri di sicurezza dalle altre persone, si chiede agli ospiti di "indossare sempre la mascherina nelle aree comuni al chiuso, mentre il personale è tenuto all’utilizzo della mascherina sempre in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro".