Valmadrera, 18 giugno 2014 - Marco Rusconi torna a casa. L’ex sindaco 36enne di Valmadrera, dopo due mesi e mezzo di carcerazione preventiva, quest’oggi lascia il penitenziario di Opera, dove era rinchiuso dalla notte del 2 aprile scorso, da quando ciò gli agenti delle Fiamme gialle di Milano hanno fatto irruzione nella sua abitazione di via Buonconsiglio per arrestarlo con l’accusa di corruzione. Il gip del tribunale di Milano Alfonsa Maria Ferraro che su richiesta dei procuratori antimafia della Dda ne aveva disposto la cattura, in accordo con i procuratori che svolgono le indagini sui presunti rapporti tra politici lecchesi e affiliatti alla ‘ndrangheta, ha accolto la richiesta di una misura alternativa formulata dai legali difensori Enrico Giarda e Sergio Colombo.

Ai due difensori la notizia è stata comunicata questa mattina, mercoledì. Confidavano nei domicialiari, invece il giudice è andato oltre le aspettative, imponendo solo l’obbligo di firma in caserma dai carabinieri. L’ex primo cittadino dal canto suo ha sempre respinto le accuse di aver intascato una mazzetta di 5 mila euro per pilotare un appalto pubblico a favore degli uomini del clan del boss 65enne Mario Trovato. Anche coloro che avrebbero sborsato la stecca del resto hanno sempre negato la tangente e sostenuto che la gara per l’affidamento della gestione del Lido di Parè si sarebbe svolta regolarmente