Mandello del Lario (Lecco), 30 aprile 2017 – Un bimbo di appena due anni è caduto in una vasca da giardino per pesci. Ha ingurgitato molta acqua, rischiando di morire annegato. Quando i sanitari del 118 lo hanno soccorso non respirava e il suo cuore non batteva più. Ora è ricoverato in prognosi riservata, in condizioni molto critiche, all’ospedale di Bergamo. L’incidente si è verificato nella tarda mattinata di ieri in via Cesare Battisti a Mandello del Lario, nel parco di una villa privata non lontano dal centro del paese nel Lecchese, dove il piccolo si trovava ospite insieme alla mamma e al papà da alcuni amici di famiglia. Dovevano trascorrere tutti insieme una giornata in allegria, in compagnia di altri bambini della stessa età, per una festicciola domestica. I padroni di casa, proprio per la presenza di bambini, si erano preoccupati di verificare che non sussistessero possibili pericoli, ma non pensavano che la fontana, profonda nemmeno una spanna, potesse trasformarsi in una trappola.
Mentre i genitori scambiavano quattro chiacchiere, i bambini ne hanno approfittato per giocare in giardino. Uno di loro si è avvicinato troppo alla vasca per vedere da vicino i pesci rossi, ha perso l’equilibrio ed è cascato dentro. Quando gli adulti, insospettiti dall’insolito silenzio, si sono accorti di quanto avvenuto probabilmente erano già trascorsi alcuni minuti. È stato immediatamente lanciato l’allarme: sono accorsi a sirene spiegate in forze i sanitari Areu di Lecco e i volontari del Soccorso di Mandello. La situazione è parsa sin da subito disperata: il piccolo versava in stato di arresto cardiorespiratorio e non forniva alcun cenno di vita. Per questo è stato chiesto anche l’intervento dei medici e dei tecnici dell’eliambulanza di Como. Il bimbo è stato rianimato per quasi un’ora e poi intubato per consentirgli di ricominciare a respirare. Dopo le prime cure si è leggermente ristabilito. Una volta stabilizzato il quadro clinico è stato quindi trasferito d’urgenza con il mezzo aereo al presidio bergamasco Papa Giovanni XXIII, struttura specializzata nell’assistenza ai bambini. È tenuto sotto stretta osservazione e viene monitorato costantemente. Si teme che, tra le varie complicanze, possa sviluppare pure una forma di polmonite a causa dell’acqua inalata nei polmoni. La prognosi al momento resta estremamente riservata. Sul posto sono arrivati anche gli agenti della polizia locale e i carabinieri per comprendere cosa fosse accaduto. Dai primi accertamenti pare certo si sia trattato solo di un incidente.