REDAZIONE LECCO

La battaglia di Colico contro i ladri: "Chiudete quei varchi sulla Superstrada"

La città chiede ad Anas di sistemare le recinzioni lungo la Ss36 vie d’accesso per le incursioni in paese

Uno dei varchi al centro dello scontro

Uno dei varchi al centro dello scontro

Colico (Lecco), 20 gennaio 2018 - La scorsa settimana alcuni furti, tra cui quello di due auto, ha rimesso in allarme la popolazione di Colico. Nei giorni successivi poi è stato sventato un furto in via Inganna, i ladri hanno cercato di forzare una finestra rompendo le imposte ma, forse messi in allarme dall’arrivo di qualcuno, hanno abbandonato il tentativo dopo aver però danneggiato il serramento. Mentre la notte tra giovedì e venerdì è stato rubato un pick up rosso in via dei Ciacc e su facebook è ripartito il tam-tam per chiedere più sicurezza. Sulla questione interviene il sindaco Monica Gilardi che delinea la situazione attuale e spiega: «Sono avvenuti alcuni episodi che risultano però isolati, una delle auto rubate è poi stata ritrovata all’uscita dello svincolo di Bellano della Superstrada 36 e sono in corso le indagini per individuare i responsabili anche con l’ausilio delle telecamere della strada».

Proprio sul fronte videosorveglianza il primo cittadino sottolinea che «abbiamo effettuato l’implementazione con quasi 30 punti di sorveglianza, un investimento importante per la sicurezza, le telecamere funzionano tutte e offrono quindi una buona copertura del territorio comunale. Oltre a questo investimento un’altra realtà concreta è la presenza una volta alla settimana dei City angels che svolgono questa azione allargata su tutto il territorio comunale non solo in centro ma arrivando anche alle zone periferiche e alla Superstrada».

La questione dell’attraversamento di Colico da parte della Ss36 con i ladri che più di una volta hanno parcheggiato nelle piazzole per poi effettuare furti nelle zone adiacenti alla strada e quindi scappare passando dai buchi nelle reti resta aperta e il sindaco spiega: «Purtroppo sul fronte di Anas non abbiamo mai avuto riscontri nonostante le sollecitazioni nostre. Alcune sistemazioni sono state fatte grazie alla presenza dei City angels, loro nella loro perlustrazione avevano notato alcune reti inefficaci e in un paio di punti sono stati fatti interventi per sistemarle ma la situazione è quella che è. Le reti che separano la Ss36 dalle vie interne, come nello svincolo di Piona, sono deboli, avremmo bisogno che Anas posizionasse opere più sostanziali e in grado di rendere difficile l’accesso al paese da una via di fuga perfetta. Ma la momento, ripeto malgrado le nostre richieste, non abbiamo avuto alcun riscontro». Di fatto in diversi punti il passaggio sotto la rete è un gioco da ragazzi, i malviventi possono posizionare l’auto nell’area di sosta, entrare in paese per colpire e poi ripassare dai buchi per rimontare in auto e far perdere le loro tracce in una manciata di minuti.