ANDREA MORLEO
Cronaca

Vertical World Circuit, Cristina Bonacina conquista anche Manila

La regina dei grattacieli riesce ancora a stupire e si aggiudica il terzo posto: 1.353 gradini in 9’ e 24 secondi

Cristina Bonacina

Cristina Bonacina

Lecco, 21 agosto 2016 - Cinquantanove piani, 250 metri di dislivello ma soprattutto 1.353 gradini da scalare per raggiungere il tetto del grattacielo. Il grattacielo da scalare questa volta era lo Shangri-La Hotel At the Fort di Manila nelle Filippine e Cristina Bonacina ci ha messo la bellezza di 9’ e 24 secondi. É arriva terza la «mamma volante» di Calolziocorte in quella che era la quinta tappa tappa del Vertical World Circuit 2016, un circuito appunto che vede gli atleti impegnati a darsi battaglia su per le scale di alcuni dei più alti edifici del pianeta. Grazie ai punti conquistati nella prova delle Filippine, Cristina è balzata in testa alla classifica provvisoria, precedendo per il momento la ceca Svabikova e la vincitrice di giornata, l’australiana Walsham. Una bella soddisfazione per Cristina che a quarant’anni conferma come lo sport non abbia età soprattutto quando all’inesorabile fuggire del tempo si sopperisce con l’impegno e soprattutto la testa dura. Dura come il marmo dei gradini da scalare.

«Sono felicissima del mio risultato, un bronzo insperato, sono stupita di me stessa – ci ha raccontato al rientro in Italia -. Sono arrivata a questa gara alla conclusione di un periodo di due mesi molto difficile, sia di salute che di morale e per questo voglio dedicare questo risultato alla mia povera prozia Maria Losa, che seguiva le mie imprese sportive e alla quale ero molto legata». Piccolo inciso che non è poi piccolo: la prozia di Cristina è l’anziana brutalmente assassinata a Sogno, frazione di Torre de’ Busi, ai primi dello scorso mese di giugno. É facile intuire come non sia stato semplice sul piano mentale preparare l’appuntamento di Manila, che a questo punto assume ancora maggiore spessore. «Ecco perché ero partita per le Filippine senza grandi aspettative, tant’è che alla partenza mi sono detta di stare tranquilla e capire come si mettevano le cose». Cristina ha scelto una gara attendista lasciandosi passare da alcune atlete «che poi però ho raggiunto man mano che salivamo; quando al cinquantunesimo piano ho raggiunto l’australiana Reid, ho capito che il podio non era più un sogno, la sentivo respirare affannosamente, mentre io avevo ancora un buon passo tanto che negli ultimi 8 piani l’ho distanziata di 24 secondi». Il Vertical World Circuit volerà in Australia a Sidney dove si correrà la sesta tappa di un circuito che poi farà un salto a Pechino. «Entrambe questi due appuntamenti non li farò perché pur avendo uno sponsor, non posso permettermi di partecipare a tutte le tappe». andrea.morleo@ilgiorno.net