Lecco, 10 luglio 2017 – I pendolari lecchesi, e non sono loro, sono rimasti di nuovo a piedi. La settimana per i viaggiatori della linea S8 Milano – Carnate – Lecco è cominciata nel peggiore dei modi. Lo stesso vale per i “colleghi” della Milano – Lecco – Sondrio – Tirano, della besanina Lecco – Molteno – Monza – Milano e della Milano – Carnate – Bergamo, che fa tappa anche a Paderno d'Adda. In mattina si sono registrati ritardi e soppressioni per un treno le cui porte non si chiudevano da una parte e per quattro passaggi a livelli rotti in serie lungo besanina dall'altra, con i macchinisti costretti a marciare a passo d'uomo. Nel pomeriggio invece è stata la volta di un guasto agli impianti all'altezza della stazione di Greco Pirelli, pare uno scambio rotto da i binari 1 e 2, con altri ritardi, soppressioni e cambio di luoghi di partenza.
L'elenco dei treni coinvolti è lungo: il 5292 da Lecco per Sondrio delle 18.15, il 5153 da Garibaldi delle 17.44 per Lecco via Monza e Molteno, il 10873 da Lecco delle 18.07 per Milano partito da Carnate invece che da Lecco, il 10881 da Porta Garibaldi per Bergamo delle 18.22, il 10796 da Bergamo delle 21.23 per Milano, il 10790 delle 18.23 da Bergamo per Garibaldi, solo per citarne alcuni. I pendolari sono esasperati. Il malcontento e la rabbia per la situazione, che fa seguito a quanto accaduto a giugno e negli altri giorni di luglio, corre soprattutto in rete, sulle pagine dei gruppi Facebook dei vari Comitati dei viaggiatori. La manifestazione di protesta con sindaci in fascia tricolore e pendolari insieme di giovedì scorso alla stazione di Olgiate Molgora per spronare i vertici di Regione Lombardia, Trenord e Rfi a migliorare il servizio di trasporto ferroviario sembra non aver sortito l'effetto sperato, anzi, che non sia servita a nulla.