Lecco, 9 gennaio 2017 - «La guerra dei mondi» nei cieli sopra il lago. Il novello Orson Welles è un cinquantenne appassionato di immagini e natura di Lecco, che ha postato in rete alcune foto di quello che parrebbe un enorme Ufo scattate dal balcone di casa. Le riprese stanno rimbalzando sui social network, sui blog, sui siti internet, con decine di condivisioni, commenti e video. Sono approdate persino su giornali stranieri, come il quotidiano britannico Sunday Express, la rivista californiana della Silicon Valley Tech Times e altri media del Sud America. Esperti veri o presunti tali e appassionati di oggetti volanti non identificati sostengono che la figura immortalata a forma di diamante, con tanto di sfere e globi luminosi, sia effettivamente un’astronave aliena, simile tra l’altro a quella che sarebbe stata avvistata in Cile nello stesso periodo prima dello scatenarsi di un catastrofico terremoto di magnitudo 6.4.
Nonostante l’idea di un disco volante sopra il Lario e la Grigna possa affascinare, in realtà l’immagine non rappresenterebbe altro che una formazione nuvolosa, in particolare un cumulonembo. Non solo: secondo i più avvezzi ai programmi di fotoritocco l’immagine sarebbe stata pure modificata con una app per smartphone. L’Ufo sarebbe dunque un fake, un falso. Le segnalazioni di Unidentified flying object in provincia comunque non mancano, l’elenco di avvistamenti riportati nei database compilati dai responsabili del Centro ufologico nazionale è molto lungo. Il primo risale al 1945, sul Resegone, poi tra il 1973 e il 1974 si sarebbero verificati «incontri ravvicinati del terzo tipo» in serie tra Esino, Oliveto Lario, Lecco, Valmadrera, Olginate, successivamente a Lomagna, Casatenovo, più volte a Montevecchia e Merate, Mandello, Calolziocorte, Ballabio, Civate, Monte Marenzo, Annone, Brivio, Lierna, al Moregallo, Oggiono, Ello. Agli extraterrestri, insomma, «Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno» pare piacere.