Abbiategrasso, 19 febbraio 2014 - Sono stati incollati allo schermo fino a ben oltre la mezzanotte per vederla, ma di certo i cuori dell'Abbiatense che battevano tutti per lei Giusy Ferreri li ha sentiti eccome. Ieri sera la cantante di Abbiategrasso, unica lombarda sul palco durante la prima puntata, è stata l'ultima dei big in gara ad esibirsi sul palco della sessantaquattresima edizione del Festival di Sanremo.

Il primo brano, "L'amore possiede il bene", vede il ritorno sul palco del teatro Ariston del direttore d'orchestra Beppe Vessicchio. L'arrangiamento iniziale ricorda un po' "E dimmi che non vuoi morire" cantata anni fa proprio a Sanremo da Patty Pravo, mentre poi assomiglia vagamente ad atmosfere da Baustelle. Il testo è profondo quanto basta, così come la sua interpretazione.

Il secondo brano è "Ti porto a cena con me" e qui si torna un po' in stile Tiziano Ferro, che già ha messo ben più che uno zampino in diversi suoi brani. Molto sanremese l'arrangiamento, ma l'abbiatense per l'occasione fasciata in un abito total black sembra maggiormente a proprio agio nell'interpretare la prima canzone. Due esibizioni di certo non perfette, nelle quali forse l'emozione ha giocato un grande ruolo, ma che comunque si meritano la sufficienza. A passare alla fase successiva è "Ti porto a cena con me", nonostante "L'amore possiede il bene" fosse più coinvolgente.

Intanto questa sera si esibiranno gli altri cantanti lombardi in gara: il pavese Ron, i milanesi Francesco Sarcina e Giuliano Palma e il bresciano d'adozione Francesco Renga.
 

 Cristiana Mariani