Legnano, 30 agosto 2017 - Li hanno inseguiti e accerchiati poi, sotto la minaccia di una bottiglia con il collo rotto, hanno afferrato lei tentando di trascinarla via palpeggiandola e preso a pugni lui. È questa la dinamica dell’aggressione del 12 agosto scorso ai danni di due ragazzi originari di Cocquio Trevisago e oggi residenti a Legnano, per mano degli stessi quattro malviventi che, qualche giorno dopo, hanno stuprato una giovane polacca sulla spiaggia di Rimini e brutalmente picchiato il giovane che era con lei. I due protagonisti della prima aggressione per mano dei quattro ancora ricercati dalla Polizia in Riviera (nella stessa serata il branco ne avrebbe messa a segno un’altra su cui sono al lavoro gli investigatori di Rimini), secondo quanto ricostruito dagli inquirenti emiliani, se la sarebbero vista davvero brutta.
Appena usciti da una serata in discoteca, lui 32 anni e lei trenta, sereni di potersi godere un tranquillo rientro in hotel nella loro settimana di vacanza, hanno iniziato a camminare sul lungomare. Arrivati nelle vicinanze della fermata di un autobus, i due giovani si sono accorti di essere seguiti da due persone e hanno iniziato a correre. Purtroppo non si erano sbagliati, difatti i due uomini al seguito hanno iniziato a rincorrerli, per poi essere raggiunti da altri due energumeni. I primi due, bottiglia di birra con collo rotto alla mano, avrebbero aggredito la giovane varesina palpandola e cercando di trascinarla via con sé, mentre i due complici avrebbero colpito il suo compagno con alcuni pugni al volto. Le grida dei due trentenni però, in breve tempo avrebbero richiamato l’attenzione dei residenti della zona che, nonostante la tarda ora, avrebbero aperto le finestre e acceso le luci iniziando a gridare in direzione del gruppo. I quattro del branco, a quel punto, hanno rapinato i due fidanzati dei loro telefoni cellulari e del portafogli, per poi fuggire via.
Sconvolti i ragazzi hanno fatto rientro in hotel, da dove hanno avvisato le loro famiglie, poi sono andati a sporgere denuncia. Saranno probabilmente risentiti presto dalla Procura di Rimini e, quando i responsabili dello stupro ai danni della 26enne polacca e del pestaggio del suo amico verranno individuati, potrebbero essere tenuti al riconoscimento.