REDAZIONE LEGNANO

La Franco Tosi in vendita senza il bunker?

Per la storica azienda di Legnano torna di moda l'ipotesi spezzatino. La messa in liquidazione si sta avvicinando?

Franco Tosi

di Cristiana Mariani

Legnano, 20 febbraio 2015 – La Franco Tosi Meccanica senza il bunker non è la Franco Tosi. Nessun concetto romantico di archeologia industriale, ma semplicemente una constatazione: il bunker in questione serve per realizzare le turbine, prodotto principale della fabbrica di piazza Monumento. Non utilizzare il bunker significherebbe non realizzare turbine. Eppure il commissario straordinario Andrea Lolli starebbe predisponendo una bozza di contratto di cessione dell’azienda legnanese che prevede la possibilità che la nuova proprietà non acquisti il bunker. Una possibilità, certo. Ma anche e soprattutto il rischio concreto di uno smembramento della fabbrica. Se l’esclusione del bunker si rivelasse reale, infatti, inevitabilmente si tornerebbe a parlare della tanto temuta vendita «a spezzatino» della Franco Tosi di cui qualcuno fra i rappresentanti sindacali aveva già paventato l’ipotesi mesi fa.

Voci infondate? In realtà durante l’incontro fra il comitato di sorveglianza e il commissario Andrea Lolli se ne sarebbe parlato in modo concreto. Così come si sarebbe parlato anche della richiesta da parte dello stesso Lolli di una perizia liquidatoria ad una società di consulenza. Nulla nell’immediato, sia chiaro, ma un «piano B» da utilizzare nel caso in cui alla fine della fase dei rilanci - la fase che dovrebbe prendere il via la prossima settimana e che durerà per quindici giorni, durante i quali Termomeccanica, Patel e Presezzi si «sfideranno» rilanciando la propria offerta sulla base d’asta di quella ritenuta la migliore alla data del 15 gennaio ovvero la proposta di Presezzi - non dia risultati conformi al valore dell’azienda. Altra novità, visto che il leit motiv che ha accompagnato queste settimane è sempre stato: «Alla fine della fase dei rilanci, chiunque abbia fatto l’offerta migliore si aggiudicherà la proprietà di Tosi».

Fino a questo punto, solo ipotesi che, anche se suffragate da documenti, non provano nulla visto che la nuova fase della gara per l’assegnazione della Franco Tosi Meccanica deve ancora essere aperta. Solo settimana prossima si capirà qualcosa in più, quel che è certo è che le nubi che avvolgono la storica fabbrica di turbine sono ancora ben lontane dal diradarsi e i suoi 360 lavoratori non possono ancora stare tranquilli.