Cisliano (Milano), 11 luglio 2015 - Cittadini e istituzioni insieme continuano a spingere per far assegnare al più presto La Masseria al Comune di Cisliano. L’ultimo atto è la risoluzione appena presentata a Regione Lombardia dalla commissione consiliare Antimafia, su segnalazione del M5S: «Maroni ha promesso di dare segnali chiari per la lotta alle mafie - ha spiegato il consigliere regionale Silvana Carcano - e di non lasciare in abbandono i beni sottratti alla criminalità: si può incominciare a dare il buon esempio con La Masseria».
L’assegnazione definitiva dell’ex ristorante sequestrato alla famiglia Valle è subordinata alla conclusione del processo civile che vede banche e creditori contro la società “Immobiliare Marilena“, intestataria della struttura. Solo a quel punto l’agenzia per i beni sequestrati alla mafia potrà dare il via libera. Nel frattempo il Comune non è rimasto con le mani in mano. In seguito alle richieste dell’associazione Libera l’Anbsc ha concesso La Masseria in comodato d’uso gratuito all’Amministrazione di Cisliano che ha potuto così cominciare le varie opere di ristrutturazione. I danni al tetto e agli impianti erano ingenti a causa delle opere di sabotaggio cominciate subito dopo la condanna in terzo grado dei Valle, avvenuta nel dicembre del 2014.
Con la collaborazione dei volontari di Libera era stato creato un presidio permanente per proteggere la struttura e da allora non si sono registrate ulteriori opere di sciacallaggio. Oggi La Masseria è ancora presidiata ma non dai volontari di Libera; il Comune ha deciso di concedere temporaneamente due dei quattro appartamenti a persone rimaste senza casa, con l’impegno di continuare la sistemazione e la manutenzione degli ambienti. Tra i progetti per la nuova vita dei ristorante sequestrato alla ‘ndrangheta era infatti stato previsto anche l’housing sociale.
di Francesco Pellegatta