Zelo Surrigone (Milano), 2 novembre 2015 - Dopo il ristorante "La Masseria" di Cisliano, sequestrato al clan della famiglia Valle e affidato all’associazione Libera di don Ciotti, un altro immobile appartenente a un clan mafioso viene destinato a fini sociali. Si tratta di una villa collocata nel Comune di Zelo Surrigone, un piccolo centro a pochi chilometri da Milano. L’immobile, dopo il sequestro e il successivo affidamento al Comune, è pronto ad accogliere i volontari e le ambulanze del 118. L’Amministrazione comunale ha infatti sottoscritto una convenzione con Ata Soccorso con l’obiettivo di organizzare un servizio di pronto intervento operativo 24 ore su 24. E parte la formazione di nuovi soccorritori.
Si tratta di un corso di 120 ore, certificato a livello nazionale, nel corso del quale gli allievi verranno istruiti sulle tecniche di pronto intervento. Dopo il superamento degli esami finali, i volontari saranno ufficialmente abilitati a svolgere l’attività di soccorso a bordo delle ambulanze. Proprio ieri i volontari e gli allievi di Ata sono scesi in piazza per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di due nuove ambulanze. Parte del ricavato sarà destinata all’acquisto di un’ambulanza dedicata al soccorso e al trasporto dei bambini. Infatti il nuovo obiettivo di Ata Soccorso è di affrontare con strumentazioni specifiche e all’avanguardia le patologie oncologiche pediatriche e neonatali.
Di qui l’idea di creare nell’ambito del trasporto sanitario un’ambulanza specializzata nel primo trattamento del bambino o neonato. Salgono così a due, nell’Abbiatense, gli immobili sequestrati ai clan mafiosi e riconvertiti a servizio sociale. La villa di Zelo Surrigone va ad affiancarsi all’ex ristorante "La Masseria" di Cisliano, dove da maggio, ancora prima della sentenza di confisca al clan Valle, operano i volontari di Libera. La ‘ndrina era stata smantellata nel 2010 in seguito a un’inchiesta di Ilda Boccassini.
di MICHELE AZZIMONTI