Lodi, 9 febbraio 2011 - E’ uscito di scena come nessuno che l’abbia conosciuto si sarebbe mai aspettato. Stroncato probabilmente da un infarto, mentre si trovava al volante della sua auto, lungo la via Emilia. Guido Scotti, il grande trascinatore che tanti anni animava le nottate lodigiane. Gestore di locali, barman, intrattenitore e tuttofare inarrestabile. Vulcano sempre pronto a esplodere, uomo inossidabile, uno dei più forti che abbia mai conosciuto.
Anzi, il più forte; nel fisico e nello spirito. Sempre pronto a mettersi in gioco con nuove idee, attività, progetti, sempre sopra le righe, mai scontato. Tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo si sarebbero attesi da lui un’uscita di scena rocambolesca, degna delle sue mille avventure, nel suo stile. “Ero in Messico, stavo nuotando a fianco degli squali balena, e uno di questi mi ha ingoiato fino a metà schiena!” Era una storia che mi ha raccontato cento volte. Una delle tante. Questo era il suo spirito, la sua essenza: un vero Gladiatore, la cui vita era già stata messa in pericolo diverse volte, e ne era sempre uscito indenne. La sorte invece se l’è preso così. Mi ricordo le tante nottate trascorse io di qua, tu di là dal bancone di un bar, sempre con la battuta pronta, sempre con un sorriso per tutti.
Ti voglio immaginare che ti stai arrampicando per qualche scarpata a precipizio su nel cielo, fra i personaggi che tante volte ti piaceva citare, intento nella tua nuova sfida. Ciao Guidone, questo articolo dedicato a te; il mio ufficio non sarà più animato come quando ti aggiravi tu per propormi una nuova idea. Arrivederci amico nostro! Non esagerare dove sei adesso. E un abbraccio immenso a tutta la famiglia.
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