Merlino, 20 maggio 2011 - È nata a Merlino la prima serra solare “salva suolo”. Nell’azienda agricola San Maurizio di Merlino è stata installata una serra il cui tetto, nella parte rivolta a sud, è formato da pannelli fotovoltaici. La luce filtra perché non ci sono le bordature scure attorno ai moduli. E sotto, crescono le melanzane: «Le melanzane hanno bisogno di molta luce — racconta l’orticoltore Paolo Locatelli —. Abbiamo azzardato, pensando: “Se funziona con le melanzane va bene per qualsiasi verdura”». Il primo raccolto si farà, al massimo, fra due settimane: «Abbiamo 15mila piantine e le prime melanzane verranno raccolte al massimo fra due settimane — spiega Locatelli —. Quest’anno pensiamo di produrne 180mila chili».

L’impianto ha la potenza di un megawatt ed è formato da 15mila metri quadrati di pannelli. L’investimento complessivo si aggira intorno ai 3 milioni e 600mila euro. «L’impianto produce anche energia elettrica — sottolinea Locatelli —. Nella mia azienda ho iniziato ad avvicinarmi alle energie rinnovabili nel 2009, fino ad arrivare a questo risultato». Carlo Franciosi, presidente di Coldiretti Milano e Lodi, approva la scelta: «È un bell’esempio di applicazione virtuosa del fotovoltaico — spiega —. Si produce energia pulita e intanto non si spreca suolo agricolo, una risorsa sempre più rara e costosa».

Il problema principale per i campi è l’urbanizzazione: «Per questo gli impianti per la produzione di energia rinnovabile, come ad esempio il biogas, devono essere integrati alle attività delle aziende agricole», sottolinea Franciosi.