Santo Stefano Lodigiano (Lodi), 23 ottobre 2013 - Sotto sequestro. Una porzione di cantiere per la costruzione della bretella alla provinciale 116, da Caselle Landi a Santo Stefano lodigiano, è finita nel mirino dei carabinieri del Comando Compagnia di Codogno che, nei giorni scorsi, hanno apposto il nastro bianco e rosso nelle vicinanze dello spiazzo all’altezza della rotonda di accesso a Santo Stefano e a pochi passi dal ponte sul canal Tosi. Divieto di accesso dunque fino a quando la magistratura non si sarà pronunciata in merito: l’area infatti deve rimanere così come si è presentata agli occhi degli inquirenti, senza alcuna alterazione. E alla vista si nota una piccola montagna di materiale in gran parte composta di terra che dovrebbe trasformarsi nella rampa per il prossimo collegamento stradale che permetterà di bypassare il canal Tosi e connettersi con il secondo lotto dei lavori della tangenziale.
Il problema è che accanto al maxi cumulo è stata stoccata anche una massa di rottami d’asfalto proveniente probabilmente dal cantiere del primo tratto della bretella. Non è escluso che una parte sia già finita sotto l’ammasso di terra. Il conglomerato di calcare e bitume è stato dunque trasferito in quel punto del cantiere, ma probabilmente qualcuno ha fatto scattare la segnalazione e il sopralluogo da parte dei carabinieri ha fatto il resto: l’asfalto, prima di essere utilizzato come sottofondo, deve essere trattato e “pulito” dagli idrocarburi e da altre sostanze. In pratica da rifiuto speciale deve trasformarsi in sottoprodotto per un utilizzo alternativo. Almeno così è stata la “ratio” per procedere al sequestro dell’area secondo l’articolo 354 del codice penale.
L'iter dell’opera risale a quaasi tre anni fa quando, nel dicembre del 2010, fu approvato il progetto esecutivo per oltre quattro milioni e 140 mila euro. Ad oggi, di fatto, il primo tratto, dalla località Vallazza di Caselle Landi fino all’imbocco per Mezzano Passone, è stato completato ed è già percorribile, riuscendo quindi ad evitare la doppia curva prima dell’ingresso a caselle landi. Manca ancora l’asfaltatura fino alla rotonda di Santo Stefano: il tracciato c’è già, ma in qusto caso il cantiere è più a rilento. Ora con il sequestro dell’ultima porzione (che non riguarda però la stragrande parte della bretella), i lavori subiranno ulteriori rallentamenti.
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