Lodi, 17 marzo 2014 - E' stato condannato a trent'anni di carcere Maurizio Ciceri l'operaio di Codogno (Lodi) che nel maggio 2013 ha ucciso la ex convivente. Per Ciceri, 49 anni, c'è stato il rito abbreviato dal gip di Lodi per omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dalla premeditazione.
Il 24 maggio dello scorso anno a Guardamiglio (Lodi) l'uomo, incensurato e operaio metalmeccanico rimasto senza lavoro, aveva teso un agguato alla 35enne romena Angelica Timis, che sapeva sarebbe andata a fare le pulizie a casa di un'anziana. Era spuntato da un giardino pubblico armato di un coltello da cucina con una lama di 15 centimetri e l'aveva trafitta dozzine di volte.
La perizia psichiatrica disposta dal tribunale lo ha riconosciuto pienamente capace di intendere e volere. La donna aveva convissuto per oltre un anno con Ciceri, aiutandolo anche nella situazione economica difficile di padre separato e con figli da mantenere, ma poi la relazione era finita, anche a seguito di una discussione durante cui, oltre un anno prima dell'omicidio, l'operaio aveva colpito la sua compagna. Si sono costituiti parte civile il figlio 15enne e altri familiari della romena.
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