Lodi, 17 agosto 2016 - Dopo Ferragosto gli ultimi arrivi di gattini a Mondogatto. Dentro un cartone cinque mici che non avranno avuto più di qualche giorno, trovati da una donna nel parcheggio di un centro commerciale. E così tutti i giorni. Un’emergenza continua che soprattutto quest’anno ha messo in seria difficoltà il gattile di viale Defendente, da 25 anni punto di riferimento per tutti gli amanti dei felini del Lodigiano. Nel giro di cinque mesi, da marzo a oggi, sono stati ben 160 i mici accolti dal gruppo di volontari che opera all’interno della struttura. Il numero è più che raddoppiato rispetto allo scorso anno. Il modus operandi è sempre lo stesso: i gattini, spesso appena nati, vengono abbandonati per strada, nei parcheggi dei centri commerciali oppure davanti al marciapiede del gattile e lasciati alle cure dei volontari. «Troviamo tante cucciolate – spiega Raffaella Cerutti, volontaria dal 2012 –. Per questo sono diventati così tanti gli ospiti che gestiamo all’interno della struttura. Il fenomeno è in costante aumento nel Lodigiano. Le persone non riescono a prendersi cura di loro e preferiscono affidarli alla nostra struttura. Per noi è un bel problema perché ogni nuovo micio comporta un impegno notevole sia in termini di personale che economici. Adesso però non abbiamo più spazi a disposizione. Quello che consigliamo a tutti è di sterilizzare i gatti per evitare cucciolate difficili da gestire e successivi abbandoni». I pochi fondi raccolti dai volontari non hanno fermato l’attività di Mondogatto. L’associazione ha sempre garantito il servizio di assistenza tempo ha anche una pagina Facebook per segnalare ai lodigiani la possibilità di adottare i piccoli amici a quattrozampe del gattile.
Gli spazi a disposizione dei mici sono quattro, di cui due esterni, uno dedicato all’infermeria e l’altro ai gattini appena arrivati. A turno durante la giornata, i volontari, appena gli impegni lavorativi riescono a permettermelo, si recano nella sede di via Defendente per mantenere pulito e ordinato il gattile. Una struttura che ha bisogno di costante manutenzione: i lavori vengono eseguiti a spese dei volontari, i quali armati di buona volontà si rimboccano le maniche anche in questi giorni di vacanza. «Non riceviamo nessun fondo statale e comunale perché il gatto non è riconosciuto come animale domestico – dice Mariaregina Arcelli, volontaria dal 2011 di Mondogatto –. Siamo costretti a mettere a disposizione il nostro tempo e molto spesso i nostri soldi. Tante persone che amano i gatti continuano a sostenerci. Ma non è facile sopravvivere con l’aumento degli abbandoni. Da poco abbiamo iniziato a organizzare eventi per autofinanziarci e riusciamo a raccogliere qualche donazione in più».