Merlino,29 novembre 2015 - Dalla Francia fino in Puglia, a piedi e in compagnia di un asinello, sulle orme dello statista democristiano Aldo Moro, barbaramente ucciso dalle Brigate Rosse il 9 maggio 1978. La protagonista del curioso pellegrinaggio è Diana Kennedy, 50 anni, fumettista nata in Svizzera ma residente in Francia, insieme al mulo Gamin di otto anni. Partita il 17 aprile da Harsault, piccolo borgo della Lorena, la signora Kennedy ha iniziato la sua impresa con l’intento di arrivare a Maglie, in Salento, dove Moro è nato nel 1916. Due Stati attraversate e 2.700 chilometri in sella, spinta dal desiderio di vedere con i propri occhi il Paese del suo idolo, celebrarne la memoria e ricordare il senso del suo sacrificio.
A distanza di sette mesi il viaggio non è ancora giunto al termine. O meglio, a destinazione è già arrivata lo scorso 15 novembre. Adesso sta tornando con calma verso casa. Per questo, ieri, la donna ha fatto tappa a Merlino, dove è ospite di Bernard Girardelli, un asinaro della zona che si è incaricato di accompagnarla con la sua auto fino in Francia. «Ho voluto fare questa esperienza straordinaria perché ho sempre avuto la passione per la storia di Aldo Moro - spiega la Kennedy -. Ricordo bene quando venne rapito dalle Brigate Rosse. Avevo 12 anni, un’età in cui inizi a capire quello che accade nel mondo e certe cose mi facevano paura. Il suo rapimento fu un duro colpo anche per me, una bambina che viveva a Ginevra. Dappertutto c’erano le foto del suo sequestro. Quando fu trovato morto rimasi senza parole davanti la prima pagina del giornale».
La volontà di intraprendere questa esperienza è maturata solo un anno fa. Così l’intrepida fumettista ha iniziato a studiare italiano e ha comprato, poco prima di partire, Gamin da un allevamento in Provenza. E proprio dal Sud della Francia è iniziata la sua avventura attraversando le Alpi. Subito tappa in Liguria, poi Toscana e Lazio, dove ha reso omaggio alla tomba di Moro a Torrita Tiberina, in provincia di Roma. A settembre è arrivata nella Capitale per visitare i luoghi del rapimento in via Fani, la mattina del 16 marzo 1978, e del ritrovamento del corpo senza vita del presidente della Dc nel bagagliaio di una Renault 4 parcheggiata in via Caetani, 55 giorni dopo. «Ho voluto omaggiare la figura di Moro - prosegue la Kennedy -. Mi ha sempre affascinato il suo sguardo alternativo sulla politica, oltre al suo essere mite ma insieme forte».
Il Viaggio verso Maglie è continuato per tutto l’autunno. Diana e Gamin hanno prima attraversato Abruzzo e Molise, poi finalmente tappa in Puglia. «Ho raggiunto prima Fasano, per rendere omaggio a un giovane membro della scorta di Moro che perse la vita durante l’agguato di via Fani - spiega la donna -, poi mi sono diretta a Maglie per concludere nel migliore dei modi questa incredibile esperienza. Devo riconoscere che l’ospitalità in Italia è di un altro livello: spesso sono stata ricevuta come una regina». Nel corso del suo viaggio poi, Diana ha continuato a disegnare, dedicando una serie di fumetti sempre al la figura di Aldo Moro. L’intenzione è di pubblicare una raccolta speciale dedicata allo statista italiano una volta rientrata in Francia.