REDAZIONE LODI

Elezioni regionali in Lombardia, ecco i risultati a Lodi

A Lodi il candidato del centrodestra Attilio Fontana ha ottenuto il 51,8% di preferenze, mentre Giorgio Gori del centrosinistra si pè fermato al 25,2%

I candidati alle regionali in Lombardia (Newpress)

I candidati alle regionali in Lombardia (Newpress)

Lodi, 6 marzo 2018 -  Domenica 4 marzo, in Lombardia si è votato per le elezioni regionali e le elezioni politiche. I cittadini lombardi sono stati chiamati ad eleggere il nuovo Consiglio regionale e il Presidente della Regione, designando il successore di Roberto Maroni.

A Lodi il candidato del centrodestra Attilio Fontana ha ottenuto il 51,8%, Giorgio Gori del centrosinistra il 25,2%, Dario Violi del Movimento 5 Stelle il 19,7% e Onorio Rosati di Liberi e Uguali l'1,9%. Per quanto riguarda i partiti, prima la Lega Nord con il 34%, seguita dal Pd con il 20,4% e dal Movimento 5 Stelle con il 19,9%. Forza Italia si è attestata al 13,1%, Fratelli d'Italia al 3,7% e LeU all'2,1%.

LO SPOGLIO - Tutti i risultati

I CANDIDATI IN LOMBARDIA - Attilio Fontana, ex sindaco leghista di Varese, sostenuto da 7 liste: Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Noi con l'Italia, Energie per la Lombardia e Pensionati, e la lista civica 'Fontana presidente' (solo in 7 province su 12). In corsa, anche lui appoggiato da sette liste, il sindaco pd di Bergamo Giorgio Gori: Pd, Lista Gori, Obiettivo Lombardia per Gori, Insieme, Lombardia Progressista, +Europa e Civica Popolare. Il Movimento 5 Stelle candida il consigliere lombardo uscente Dario Violi. Liberi e Uguali l'ex segretario generale della Camera del lavoro milanese Onorio Rosati. Corre anche Massimo Gatti, ex consigliere provinciale milanese di Rifondazione comunista, per Sinistra per la Lombardia. Giulio Arrighini per Grande Nord, movimento fondato da ex leghisti. E Angela De Rosa per Casapound. (Tutti i candidati e le liste)

Palazzo Lombardia
Palazzo Lombardia

DICIANNOVE LISTE PER SETTE CANDIDATI - Diciannove le liste a sostegno dei candidati alla presidenza: sull'appoggio di sette liste possono contare sia Fontana che Gori, mentre gli altri cinque candidati sono sostenuti da una sola lista. Fontana è appoggiato dal suo partito, la Lega, oltre che da Forza Italia, Fratelli d'Italia, i centristi di 'Noi con la Lombardia', 'Energie per la Lombardia' di Stefano Parisi, Pensionati, e la lista civica 'Fontana presidente' (presente solo in sette province su 12). Gori è appoggiato da Pd, lista 'Gori presidente', 'Obiettivo Lombardia per le autonomie', gli 'ulivisti' di 'Insieme', 'Lombardia progressista' (lista vicino a Giuliano Pisapia), 'Piu' Europa con Emma Bonino' (presente tutte le province tranne Mantova e Lodi) e 'Civica popolare', fondata da Beatrice Lorenzin. 

PREMIO MAGGIORANZA - La legge elettorale lombarda è formulata secondo un sistema proporzionale con premio di maggioranza. E' proclamato eletto presidente della Regione il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi. Diversamente dall'elezione dei sindaci, non è previsto un secondo turno con ballottaggio. 

Una veduta della città di Milano fatta dal 39° piano del Palazzo Lombardia
Una veduta della città di Milano fatta dal 39° piano del Palazzo Lombardia
AL PIRELLONE IL CENTRODESTRA DA 23 ANNI - La maggioranza lombarda è di centro destra da 23 anni, ovvero dalle elezioni del 1995, quando vinse Roberto Formigoni che rimase in carica per 8 anni, per poi cedere il timone a Roberto Maroni che ha rinunciato  a ricandidarsi, meno di due mesi prima delle elezioni, passando il testimone ad Attilio Fontana.