
Mauro Soldati, 39 anni
Turano Lodigiano (Lodi), 4 marzo 2016 - Da Saragozza alla Bassa: la multinazionale spagnola Sociedad Anonima Industrias Aragonesa (Saica) strizza l’occhio all’ex area Gulf collocata tra Turano e Bertonico e per dare vita ad progetto monstre dai 50 ai 60 ettari (dai 500 ai 600mila metri quadrati) per realizzazione di una maxi cartiera. Il colosso iberico è il più grande gruppo del settore della carta, con stabilimenti in Spagna, Francia, Inghilterra e Germania e specializzato in tre divisioni, carta, imballaggi e riciclo. Ieri mattina il presidente della Provincia di Lodi Mauro Soldati ha incontrato gli intermediari, ma è oggi, dalle 9.30 in avanti, l’appuntamento cruciale quando sbarcheranno in Italia i vertici dell’azienda spagnola. Dopo un primo colloquio con Soldati, i dirigenti dell’azienda hanno chiesto se fosse possibile effettuare un sopralluogo diretto sull’area. Verrà effettuato in tarda mattinata.
L'area sarebbe perfetta: la superficie dismessa e già urbanizzata, è già pronta per l’avvio dell’insediamento essendo già attive le convenzioni. Ma non solo: l’interesse spagnolo deriverebbe anche dall’esistenza della centrale a turbogas Sorgenia e del corso d’acqua della Muzza. Infatti, acqua ed energia elettrica sono fondamentali per l’avvio della cartiera che, secondo alcune stime, potrebbe avere un impatto occupazionale positivo che va dalle 300 alle 500 persone.
Ieri dunque c’è stato il primo approccio tra gli intermediari della società iberica e il mondo istituzionale, ma l’interesse è tutto per la giornata di oggi quando saranno proprio i vertici della multinazionale a sbarcare a Lodi dove incontreranno di nuovo il presidente della Provincia. Ieri infatti la discussione è stata generale sull’impatto occupazionale, sulle dimensioni dello stabilimento, ma sarà oggi che si conosceranno nei dettagli le reali intenzioni degli spagnoli che hanno trovato un altro elemento di interesse nell’ex Gulf: la presenza di un binario ferroviario che collega il polo produttivo con la stazione ferroviaria di Casale. Anzi, secondo indiscrezioni, ci sarebbe già sul tavolo la richiesta del raddoppio del binario, elemento positivo per il possibile arrivo della cartiera.
Sull’ex Gulf sono ormai anni che si parla di riutilizzo, ma i vari progetti non sono mai decollati: il più importante, risalente al 2012, prevedeva costruzione di 66 maxi serre, su terreni agricoli nei comuni di Terranova e Casale, nell’area della centrale Sorgenia, ma tutto svanì. Oggi dunque l’area dismessa torna a far gola, ma le istituzioni predicano cautela. Gli spagnoli starebbero vagliando una serie di zone del nord Italia e dunque la Bassa non sarebbe la sola pretendente.