Mantova, 4 luglio 2012 - Un boato nella notte: tragedia sfiorata a nel Mantovano. Un ordigno è stato fatto esplodere davanti all'abitazione di Giulio Tamburini, magistrato della Procura di Mantova. L’ordigno ha provocato la rottura dei vetri della villetta ma nessun ferito. Illesi Tamburini, 54 anni, la moglie e i figli svegliati alle 2 dal forte botto. La bomba era stata collocata sotto il cancello di ingresso della villetta. L’esplosione lo ha scardinato. Secondo i primi rilievi, l’esplosivo era contenuto in un involucro di plastica e, pur essendo di fattura artigianale secondo gli investigatori è stato confezionato da mani esperte.
 

L’abitazione del magistrato si trova alla periferia della città, vicino ad altre villette, i cui abitanti sono stati svegliati dall’esplosione. Sul posto per le indagini si sono recati i carabinieri del Nucleo investigativo di Mantova e i Ris di Parma. A procedere sarà la Procura di Venezia.  Tamburini lavora come distaccato anche per la Dda di Brescia e si è occupato di alcuni processi relativi alla criminalità organizzata. I primi riscontri avrebbero convinto gli investigatori che si tratti di un gesto intimidatorio. Da oggi la Prefettura di Mantova ha predisposto una scorta per il magistrato. 

"Un fatto di una gravita' inaudita e del tutto eccezionale, mai accaduto finora a un magistrato al Nord". E' quanto ha detto il procuratore generale della Corte d'appello di Brescia, Guido Papalia. "L'ideazione dell'attentato e la scelta del bersaglio hanno modalita' eccezionali - ha osservato Papalia, che oggi ha partecipato a una riunione in prefettura a Mantova - Viene da pensare a qualcuno che non solo abbia voluto aggredire, ma anche lanciare un messaggio alla Procura. Tanto piu' in un territorio come quello mantovano, dove ultimamente si sono registrati numerosi episodi di incendi e danneggiamenti ai danni di imprese dell'edilizia. Una modalita'
di gruppi mafiosi per intimidire la concorrenza,
che ha dato motivo alla magistratura di alzare al soglia di attenzione".

Papalia comunque non vuole sbilanciarsi: "Non possiamo avere risposte finche' non indivdueremo gli autori - ha detto - Sul caso, al lavoro ci sono i carabinieri del Ris e la procura veneziana". Tamburini, gia' assegnato all'Antimafia della procura di Brescia per seguire una inchiesta relativa al sequestro di un 27enne indiano, imprigionato in un tempio Sikh tra Rivalta e Rodigo e picchiato per avere corteggiato la ragazza "sbagliata" - ha chiesto 250 anni di carcere per 16 persone - segue inchieste importanti, dall'inquinamento ambientale alla criminalita' organizzata alla criminalita' etnica. Nei giorni scorsi ha chiesto sei anni per Ziad Moncef, il tunisino condannato a 30 anni per avere ucciso la moglie, tornato alla sbarra per calunnia nei confronti di alcuni carabinieri. In sede di udienza l'immigrato avrebbe dato in escandescenze verbali scagliandosi contro il magistrato.