Segrate, 23 agosto 2011 - È in arrivo all’ex dogana il centro commerciale più grande d’Europa, una cittadella dello shopping con negozi di lusso, grandi firme e numeri da capogiro. Cinquemila posti di lavoro in cambio di 170mila metri quadrati di superficie commerciale, realizzata lungo la Cassanese, tra Segrate e l’aeroporto di Linate. Un progetto ambizioso firmato dal costruttore bergamasco Percassi e dall’australiana Westfield, un vero collosso nel settore dello shopping e del tempo libero.

Il progetto, inserito nel Pgt e approvato tre anni fa dal Consiglio comunale di Segrate, è però destinato a portare la città sul piede di guerra. Le prime reazioni, fortemente contrarie, ci sono già. È il Comitato Redecesio a dichiarare guerra al centro commerciale di Percassi, che verrà realizzato entro il 2015 per intercettare una parte dei milioni di visitatori che atterreranno sulla pista del Forlanini in occasione dell’Expo. A costruire il maxicentro commerciale sarà il gruppo Stilo, controllato da Percassi. «Sarà una gigantesca Disneyland - dice Angelo Golin del Comitato Redecesio e del gruppo consigliare Insieme x Segrate - che farà svanire l’identità segratese. Abbiamo l’impressione che ogni metro cubo e ogni variante inserita nel Pgt abbia avuto come unico filo conduttore quello di favorire il centro commerciale di Percassi».

Ma non solo. «È un mostro commerciale che rinasce per la terza volta - dicono dal Comitato Segrate Felice - con la solita promessa di portare a Linate migliaia di voli a basso costo, con relativo assordante rumore al seguito, milioni di visitatori  accompagnati da un tubo di scappamento fumante e una sirena da 85 milioni di euro per fare la viabilità speciale». A Segrate di questo progetto se ne parla fin dal 2007. Inizialmente, Percassi aveva chiesto al Comune il via libera per costruire un centro commerciale più piccolo lungo la Rivoltana, nei terreni dell’ex Ibm che si trovano ridosso del centro abitato di San Felice e la frazione peschierese di San Bovio.

L’opposizione durissima di un comitato ad hoc, che in pochi mesi raccolse quasi quattromila firme contro il progetto, aveva spinto il Comune a discutere con Percassi una nuova soluzione. Il risultato è stato una cittadella commerciale con ampi spazi dedicati al tempo libero nell’area dell’ex dogana, in cambio della possibilità di costruire un albergo, ma anche case e uffici, lungo la Rivoltana.

«Il Pgt è stato disegnato su misura per Percassi - continua Golin - ogni variante urbanistica e ogni progetto viabilistico sono stati inseriti per favorire il centro commerciale, mandando in tilt la città. I 50mila abitanti previsti nei prossimi anni dal Pgt sono in relazione con questo centro commerciale, così come l’arrivo della linea 4 della metropolitana e l’avvio dei cantieri sulla Rivoltana e sulla Cassanese. Tutto in funzione del business». In fase di trattativa, Percassi aveva accettato di versare 85 milioni di euro per la viabilità speciale, realizzando il tratto dall’ex dogana a Pioltello. «Una strada che però gia adesso costa 150 milioni - tuonano dal Comitato Segrate Felice - ci chiediamo chi metterà la differenza».