Cassano d'Adda, 8 luglio 2012 - «Sulle poste cattiva gestione, pressapochismo e bugie: questa giunta non si smentisce mai». A pochi giorni dall’avvenuto trasloco dell’Ufficio Postale dal conteiner di via Mazzini ai locali di via Quintino di Vona, dove rimarrà sino ad apertura del Polo per la sicurezza Urbana, ecco l’attacco dell’ex assessore Fabio Colombo e della Lega Nord. Che, in una nota dei giorni scorsi, ribadiscono: «Se le cose fossero state fatte a dovere, e se si fosse voluto ultimare il Polo per la sicurezza, le Poste avrebbero già da oggi una sede definitiva ed idonea».
«Se tempi e accordi per la realizzazione del Polo fossero stati rispettati - scrive Colombo - non ci si sarebbe trovati nella necessità di gestire la situazione in fretta, e di trovare una soluzione di emergenza. Con le poste vi erano già accordi per un loro spostamento nella struttura. I locali sarebbero stati lasciati a rustico, per consentire alle Poste di sistemarli come meglio pensavano».
I parcheggi? «Nonostante quello che sostengono molti, vi sarebbero stati anche i posti necessari. E non da ultimo ci sarebbe stata una revisione dei canoni di affitto, che sarebbe entrato nelle tasche del Comune. Ora invece, per non rischiare di pagare delle penali, si sono scelte soluzioni estemporanee e ancora una volta raffazzonate». La polemica va inserita nel calderone che riguarda il non progredire del Polo di via Europa dove, insieme alle Poste, dovrebbero trasclocare a lavori ultimati Polizia Locale, Croce dell’Adda e altre associazioni.
Dare tempi per l’ultimazione del cantiere, fermo da mesi ostaggio del Patto di stabilità e ancora sotto la lente degli amministratori per eventuali modifiche di progetto, oggi è impossibile. Per quanto concerne le Poste, da troppo tempo confinate nel container, in giugno sarebbero scattate le penali per mancato rispetto di accordi e tempistiche. La soluzione alternativa, fortunatamente, è arrivata prima: i locali di via Di Vona, che ospitavano un istituto bancario. «L’Amministrazione ha fatto quanto in suo potere per risolvere due problemi - spiega il vicesindaco Vittorio Caglio - : cancellare il rischio penali, molto concreto, e risolvere una grave situazione di disagio per la cittadinanza».
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