Melzo (Milano), 15 dicembre 2015 - Il Giordano Bruno di Melzo è al primo posto tra i licei linguistici di tutta la Lombardia. Per il secondo anno consecutivo l’istituto di via Svezia, che ha una sede anche a Cassano d’Adda, ha conquistato il gradino più alto nella ricerca della Fondazione Agnelli sulle scuole italiane con il progetto Eduscopio.it. Incrociando i voti degli esami ed i crediti accumulati dagli ex-studenti nel loro percorso universitario il liceo linguistico, avviato nel 2003 e superiore per numero di classi allo «storico» Scientifico, ha raggiunto la vetta della classifica. Con 31 classi e circa 700 studenti, 1100 se considerati anche quelli della sede di Cassano, ed 87 insegnanti, il «Giordano Bruno» è una vera e propria eccellenza della provincia di Milano. Merito di una formula consolidata che all’insegnamento classico abbina una serie di strumenti di supporto agli studenti, per non lasciare indietro nessuno.
«Cosa ci distingue? Seguiamo gli studenti sin dall’inizio in orario scolastico ed extra scolastico - spiega Ernesto Madeo, preside dell’istituto da cinque anni - e questo ha portato ad un abbattimento delle bocciature». L’istituto offre infatti lo Sportello Help con corsi di recupero obbligatori, tra ottobre e dicembre, per gli studenti con evidenti lacune ed altri corsi facoltativi al di fuori dell’orario scolastico. Ma non solo: la prima settimana di febbraio, previa sospensione dell’attività didattica, è dedicata al recupero con verifiche finali. «Chi è in linea con i voti - ricorda il preside - può invece seguire convegni ed incontri di approfondimento».
È stata poi attivata l’alternanza scuola-lavoro, 200 ore obbligatorie tra il terzo e il quinto anno: «Collaboriamo con i comuni, come Cassano, i ragazzi supportano gli stranieri nelle visite guidate di ville e castello e sfrutteranno le lingue da loro studiate, anche in occasione della tappa cassanese del prossimo Giro d’Italia». A completare l’offerta stage estivi, scambi culturali con l’estero e tante attività extra, dai corsi di teatro a quello di cinese, dal progetto musica allo sport. «Abbiamo studenti che già al quarto anno sono riusciti a superare il test di ammissione al Politecnico - sottolinea il vicepreside e docente di fisica e matematica Andrea Grieco -. Nonostante la fama di essere una scuola severa, ci conforta il fatto che molti ragazzi, quando tornano a trovarci, ci raccontano di non aver incontrato difficoltà nel corso degli esami universitari». Insomma una scuola nella quale non c’è dispersione, grazie anche alla fidelizzazione degli insegnanti, il 95% dei quali di ruolo, e allo stretto contatto scuola-genitori.