PATRIZIA TOSSI
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Slot in ogni bar e bische clandestine. Sale l’allarme nei quartieri più poveri

La Lista per Pioltello ha tracciato la mappa del gioco d’azzardo

Videopoker nel 60 per cento dei locali cittadini

Pioltello (Milano), 30 ottobre 2015 - La ludopatia è di casa a Pioltello, cresce l’allarme slot nei quartieri più poveri. Videopoker, sale gioco e slot machine sono in aumento, le zone più a rischio sono il Satellite e Seggiano. Quasi il 60 per cento dei bar offre alla clientela le temutissime macchinette mangiasoldi, sempre piene di giocatori incalliti. Fanno la fila, aspettano il loro turno e si giocano lo stipendio fino all’ultimo centesimo.

E lo fanno soprattutto le persone in difficoltà economica, tant’è che al Satellite – il quartiere più povero, dove la presenza di cittadini stranieri sfiora l’80 per cento – tutti i locali sono provvisti di slot. Su 72 esercizi commerciali cittadini monitorati, sono 42 quelli che sfruttano l’attrattiva delle slot. Centosessanta gli impianti presenti in città, in alcuni esercizi si arriva fino a 6 o 8 macchine.

Ma non solo. La mappatura, che è stata effettuata dalla Lista per Pioltello, non tiene infatti conto della sala giochi di Seggiano, che fa salire di molto il numero totale. Oppure le bische clandestine del Satellite, nascoste nei sottoscala e più volte segnalate dagli abitanti.

Sono dati preoccupanti, soprattutto per una città come Pioltello. Nella maxi operazione messa a segno dalla Procura qualche anno fa contro le organizzazioni lombarde affiliate alla ’ndrangreta, era infatti emerso che la locale di Pioltello – così si chiamano i clan – era specializzata nella vendita di armi e di videopoker.

Un segno che la città è ancora sotto scacco. «Abbiamo mappato la presenza delle slot per capire quale fosse la reale portata del gioco d’azzardo regolamentato nella nostra città – spiega Mirko Dichio, coordinatore della Lista per Pioltello – Troppo spesso si parla di questa emergenza sociale senza conoscere i dati. Partendo dai dati ufficiali del Monopolio di Stato, abbiamo iniziato a girare per i quartieri di Pioltello, per verificare direttamente la situazione».

Ecco la fotografia. «Il quadro che è emerso è che le macchinette sono dislocate a macchia di leopardo in tutta Pioltello – prosegue Dichio – ma le zone più colpite dal fenomeno sono quelle dove c’è minore ricchezza, come Seggiano e il Satellite. Un terreno scivoloso, perché le persone sono spinte a cercare fortuna attraverso il gioco. Ce ne sono anche a Limito, dove il tenore di vita è più alto».

Il fenomeno è in crescita anche tra i minorenni, circa il 48% ha giocato almeno una volta con le slot. «I dati però dimostrano che non è vero che i locali senza slot non riescono a vivere – continua Dichio – A Pioltello ci sono 30 bar senza macchinette e lavorano comunque. È vero che esiste la questione della criminalità spesso legata alla vendita di slot, ma la nostra verifica aveva l’obiettivo di monitorare il problema dal punto di vista sociale».

Nel 2011, l’Asl Milano 2 aveva in carico 38 persone affette da ludopatia, nel 2013 sono salite a 96 e il trend è di continua crescita. «Un problema preoccupante – conclude Dichio – con il gioco d’azzardo partono interi stipendi, saltano i matrimoni, si scardinano le relazioni sociali. Quando il gioco diventa patologico viene tenuto nascosto dalle famiglie, un po’ per ignoranza, ma soprattutto per vergogna».