
Sull'area ci saranno aree-giochi per bimbi e un percorso vita dedicato agli sportivi
Trezzano Rosa (Milano), 29 aprile 2016 - Famiglie e amanti della natura potranno presto godere di un’oasi di 40mila metri a Trezzano Rosa. Il polmone verde completamente creato ex novo vedrà la luce in via De Gasperi, a due passi dal Centro sportivo, sulle ceneri della vecchia vasca volano. Da quando al suo posto è stato costruito il canale scolmatore al confine con Grezzago, è andata in pensione: evitare esondazioni non è più cosa che la riguardi. Il buco, scavato a fine anni Settanta che non fa più da sfogo alla roggia Ambrosina, è pronto alla svolta. Il cantiere è partito, salvo intoppi, dovrebbe chiudere entro l’estate. La Cattaneo Giardini di Valbrembo si è aggiudicata l’appalto, 400mila euro per trasformare un’area desolata di ciottoli in un paradiso per grandi e piccini. Composito il progetto messo in campo dall’Amministrazione Gratteri, che intende fare una sorta di giardino per tutti.
«Ci saranno aree-giochi per bimbi e un percorso vita in quindici tappe dedicato agli sportivi», spiega il consigliere Adelio Limonta. Completano l’offerta il solarium, con spazio attrezzato per la tintarella e per scambiare quattro chiacchiere lontano da stress e impegni, «un vero e proprio salotto all’aria aperta», ancora Limonta. E poi c’è la chicca, un barbecue per grigliate di gruppo. «Un angolo riservato a feste di compleanno, rimpatriate fra amici, riunioni fra parenti e allegre “assemblee” di condominio - aggiunge il consigliere -. Le case sono sempre più piccole, luoghi come questo suppliranno a una carenza sentita da molti». Dopo il baratto amministrativo, - la pratica di scontare i debiti per tasse (comunali) in cambio di lavori socialmente utili adottata da mezza Italia è nata in paese, - Trezzano punta dritto sull’ambiente. «Restituiamo alla comunità un’area ai margini da molto tempo - sottolinea Limonta - e lo facciamo nel miglior modo possibile: coniugando natura e sociale, il connubio perfetto».
La vasca volano, un pezzo imponente di territorio, era abbandonata e sconosciuta. «Per questo abbiamo messo mano alla sua rinascita - sottolineano a Palazzo - lo sblocco del patto di stabilità a fine novembre ci ha permesso di liberare le risorse necessarie al “miracolo”». «Siamo convinti che i cittadini resteranno di stucco a fine lavori». L’Amministrazione ha pensato a tutto: il progetto va nei minimi dettagli, a farla da padroni saranno alberi ed essenze arboree che trasformeranno questo lembo di territorio in un piccolo Eden. A un tiro di schioppo dall’altro grande polmone della zona: l’oasi Le Foppe di Trezzo, antesignana del recupero di terre degradate.