Abbiategrasso, 16 gennaio 2016 - Sei mesi di palcoscenico all’Annunciata, un ex convento del 1400. Showcooking, mostre di fotografia, sponsor alle patatine di una nota marca con tanto di faccione barbuto dello chef, e infine una puntata di Masterchef registrata tra gli antichi chiostri. Tutto gratuitamente. Siamo ad Abbiategrasso, nel milanese, dove giovedì sera i cittadini si sono seduti davanti alla televisione per sentir pronunciare dalle labbra di Carlo Cracco e degli altri tre giudici del popolare programma televisivo in onda su Sky il nome della loro città. E invece... niente. Neanche un accenno alla cornice che ha ospitato lo chef durante i sei mesi di esposizione universale.
Abbiategrasso, location della puntata, è stata liquidata come una cittadina «a pochi minuti da Milano» nella quale si può tranquillamente arrivare in bicicletta (peccato sia difficile, se non si conosce il nome del centro abitato). Apriti cielo. Molti abbiatensi hanno vissuto la cosa come un affronto. Tanto più che Cracco potrebbe tornare nell’Annunciata già nel 2016, per realizzare la scuola d’alta cucina che è nei suoi piani.
L’anno scorso la scelta fatta dall’amministrazione comunale di concedere l’ex convento a Cracco in comodato d’uso gratuito per una serie di eventi legati a Expo aveva scatenato la bagarre: «Perché un posto del genere è stato affidato gratis a un milionario?», si erano domandati in molti. Lo stesso giudice di Masterchef ci aveva messo del suo per alimentare le polemiche, definendo «ciula» gli abbiatensi che non comprendevano l’opportunità data dalla sua presenza.
«Complimenti vivissimi all’amministrazione del paese a pochi passi da Milano - ha tuonato, ironico, il consigliere di minoranza Domenico Finiguerra – per non aver concordato un minimo di passaggio promozionale a fronte di tutto ciò che abbiamo messo a disposizione». Il sindaco Pierluigi Arrara, invece, ha preferito glissare: «Non ho mai visto Masterchef, non so come funziona. Se di solito il nome della città ospitante viene citato allora si tratta di una mancanza, altrimenti è il normale svolgersi della trasmissione». Presto in consiglio comunale si discuterà del futuro dell’Annunciata, che Cracco vorrebbe come sede della propria scuola. La polemica è solo all’inizio.