Milano, 21 aprile 2011 - "Il sindaco Giorgio Tomasino del Pdl, in accordo con la giunta, vuole impedire all'associazione di prendere la parola durante le celebrazioni della Liberazione". La denuncia arriva dalla sezione Anpi di Trezzano sul Naviglio, pochi chilometri a sud-ovest di Milano. Abbiamo sentito Carlo Smuraglia, che è stato presidente provinciale Anpi e dal 16 aprile è presidente nazionale.
Cosa sa di questa vicenda?
Credo che al momento sia in corso un tentativo di chiarimento. Mi è giunta voce di una risposta del sindaco, che avrebbe parlato di un equivoco. Quindi dovrebbe esserci la possibilità di un'intesa. Certo sarebbe grave se sul palco intervenisse solo Tomasino. La richiesta dell'Anpi è più che giustificata: il 25 aprile i partigiani parlano nelle manifestazioni di tutta Italia. È giusto che si dia spazio al sindaco, ma uno spazio deve averlo anche la nostra associazione. Mi auguro che il chiarimento arrivi, e che si possa celebrare la festa della Liberazione nella piena concordia.
In segno di protesta, l'Anpi di Trezzano ha indetto per il 25 aprile una contro-manifestazione, che comunque non intralcerà quella "istituzionale". È la risposta giusta?
Le sezioni sono libere di fare ciò che vogliono. Noi auspichiamo sempre celebrazioni unitarie, ma ci vuole anche rispetto per i partigiani. Se l'Anpi di Trezzano ritiene di non aver ottenuto sufficiente soddisfazione, credo che - sia pure con dolore e dispiacere - abbia le sue buone ragioni per prendere le decisioni che le sembreranno opportune.
Si riuscirà mai a celebrare il 25 aprile senza divisioni politiche?
Noi facciamo sempre il possibile perchè quella della Liberazione sia la festa di tutti. Di solito il tentativo di far considerare le manifestazioni come "di parte" arriva da alcuni elementi del centrodestra. Penso a episodi accaduti nella provincia di Milano: sindaci che non ci hanno concesso la piazza, che hanno affisso manifesti in cui è escluso ogni riferimento all'Anpi, che sui manifesti hanno messo dichiarazioni di fascisti fucilati accanto a quelle dei partigiani. Noi vogliamo che i valori della Resistenza e della Costituzione siano celebrati senza divisioni. E che si possa festeggiare il 25 aprile con serenità.
© Riproduzione riservata